da Antonio Cortese (giornalista)
Da ieri mattina le piogge hanno evidenziato lo stato di massimo degrado urbano nella zona di via degli uffici finanziari. Pantani e pozzanghere di dozzine di metri quadri degne di un documentario sulla malaria del terzo mondo di circa quaranta anni fa. Strade disconnesse e melma confusa a liquami ed erbacce, tra ortiche, fossi e fogliame sparpagliato, con olezzi fognari diffusi da Fuorni fino allo stadio Arechi. Più di un anno fa descrissi la situazione della zona della marina e zona industriale annessa in una incuria tralasciata per distrazioni di manutenzioni che si palesino urgenti soltanto quando si guarda al centro cittadino. Non si capisce poi come gli impiegati dell’agenzia delle entrate vadano a lavorare in simile squallore per aiutare i contribuenti nel momento in cui non sembrano saper badare nemmeno a sé stessi.
Fortunatamente negli ultimi mesi c’è carenza di prostituzione selvaggia, ma fino all’ex villaggio del sole la desolazione strutturale é distratta solamente da mezzi grattacieli realizzati recentemente in un contesto peggiore di Scampia negli anni novanta. Altrettanto il litorale é un deterrente per turisti ed un rifugio per zingari veri o zingari sessantottini, criminali e personaggi border–line, veicoli compresi.