CLAPS: un anno senza Vito

 

Aldo Bianchini

SALERNO – Un anno fa io ho perso un amico vero e sincero, la famiglia ha perso un immenso patrimonio di saggezza, amore e sostegno morale e culturale.

In sintesi questa è la figura del prof. Vito Claps deceduto frettolosamente proprio quando aveva ancora molte cose da dire e da fare sul piano culturale ma, soprattutto, su quello degli affetti familiari che Lui aveva curato sempre con estrema determinazione anteponendo la famiglia a tutte le altre esigenze di una vita vissuta sempre nei banchi o sulle cattedre scolastiche; prima professore e poi preside appassionato e sicuramente stimato e ben voluto.

Per carità, ha combattuto come un leone prima di arrendersi al male che davvero in pochi mesi lo ha portato alla tomba in quella tristissima giornata del 26 settembre del 2023.

Un anno fa, e quanto tempo sembra essere già passato anche se questi ultimi 365 giorni sono volati via in un soffio.

Ci eravamo conosciuti sui banchi delle scuole elementari la mattina del 1° ottobre del 1951 “ … un lunedì di settantatre anni fa, mentre uno di fianco all’altro, nel grembiule scuro con nastro blu-chiaro come colletto (il color rosa era per le femminucce), varcammo la soglia dell’aula della prima classe elementare, mista, dove rimanemmo per un paio di anni prima di proseguire le elementari, a partire dall’anno scolastico 53/54, nel plesso in Piazza Don Minzoni …”.

Frequentammo insieme anche i tre anni di scuole medie presso l’istituto scolastico parificato “De Jacobis” di Muro Lucano (PZ); poi per le superiori ognuno prese la sua strada e, purtroppo, per diversi anni non ci sentimmo più, ma questo accade spesso nella vita di tutti noi; nonostante io già vivessi a Salerno e Lui studiava nella stessa città.

L’avevo ritrovato molti anni dopo e ci siamo frequentati per un tempo molto breve e insufficiente per raccontarci tutte le nostre esperienze di vita; ma ho fatto, però, in tempo ad abbeverarmi alla sua cultura dai tanti libri che Lui aveva scritto e mi aveva donato.

Penso alla moglie Antonietta Tarricone che ha vissuto una vita con e per Vito seguendolo fino all’esalazione dell’ultimo respiro; penso i figli tra i quali spicca Licia, avvocata e politica, come erede del socialismo vecchia maniera del papà; penso alla sua famiglia, tutta avvolta ancora nel dolore.

E penso anche alla grande “biblioteca Tarricone” che Vito per riflesso aveva amato e curato per decenni e che ora è rimasta soltanto nelle mani di Antonietta che vedrà in ogni libro l’immagine riflessa dell’amato marito ormai perduto per sempre.

Riposa in pace carissimo Vito, riposa in pace.

 

One thought on “CLAPS: un anno senza Vito

  1. La grande biblioteca a cui si fa riferimento è la biblioteca Martuscelli, famiglia di notabili trasferitasi a Muro Lucano dal Cilento nel secolo XV.
    Con la famiglia Martuscelli, il Prof. Vito Claps aveva legami di parentela, essendo la sorella maritata con l’avvocato Matteo Martuscelli.

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