PONTE TANAGRO: quando la politica si avvicina alla gente … le verità della Provincia e i sindaci di Padula e Sassano

 

Aldo Bianchini

VALLO di DIANO – Pochi giorni fa, esattamente mercoledì 18 settembre 24, insieme al giornalista Pietro Cusati (detto Pierino) mi trovavo nella sala del consiglio provinciale (Palazzo Sant’Agostino di Salerno) per seguire la conferenza stampa di presentazione dell’Anteprima della Biennale Internazionale d’Arte Città di Padula; abbiamo incontrato il vice presidente della Provincia dott. Giovanni Guzzo.

Un incontro francamente inatteso, soprattutto per come si è sviluppato; una chiara dimostrazione da parte del vice presidente Guzzo di come la politica deve mettersi al servizio della gente, anche attraverso la stampa che è la vera cassa di risonanza dei problemi collettivi e delle eventuali risoluzioni.

Nell’attesa della conferenza, il vice presidente ci ha concesso il privilegio di conoscere uno dei responsabili tecnici (Marco Donnarumma) del progetto di ricostruzione del Ponte Tanagro in loc. Caiazzano di Padula che è stato chiuso al traffico nel lontano novembre 2021, poi abbattuto, per la cui ricostruzione i tempi sembrano allungarsi sempre di più nonostante i lavori siano apparentemente iniziati.

Il tecnico, molto disponibile, ci ha chiarito finalmente che le ragioni di questi eccessivi ritardi, al di là della prima fase in cui furono risolti alcuni espropri, consistono prevalentemente nelle solite beghe burocratiche tra gli stessi organismi dello Stato con alcuni Enti in contrasto tra loro; un miscuglio di competenze tra l’Ente Provincia, la SNAM (gasdotto) e il CONSAC (acquedotto).

Per quanto ho potuto capire sia la SNAM che il CONSAC avrebbero preteso, probabilmente fuori norma, il risarcimento preventivo delle somme di danaro da impiegare nei lavori di spostamento/blocco temporaneo delle sottostrutture esistenti proprio dove devono essere poste le fondazioni di sponda del ponte e delle spese successive per la rimessa in funzione dei due grandi servizi di gas e acqua necessari alla popolazione del Vallo che, comunque, dovrà subire dei disagi in tutte quelle ore (speriamo non giorni !!)  necessarie al blocco delle due forniture. Sempre che tutto vada bene nelle operazioni di blocco e sblocco delle condotte dei sottoservizi.

La Provincia avrebbe già disposto il pagamento delle somme richieste (più di 200mila euro) ma il piano di avanzamento dei lavori langue perché ancora non si riesce a concordare alcuni aspetti del piano di esecuzione de lavori tra la Provincia e i due operatori.

Un colloquio, quello con il vice presidente Guzzo e il tecnico Donnarumma, molto chiaro ed esplicativo.

Ora, almeno io credo, tocca anche ai sindaci dei due comuni maggiormente interessati, Padula e Sassano, di convocare semmai una “conferenza di servizi” tra i Comuni, la Provincia e le due aziende per pianificare i lavori e ridurre i tempi della loro esecuzione.

Le aziende industriali e commerciali a ridosso del Ponte, intanto, soffrono disagi economici davvero impressionanti; c’è qualcuno che sta preparando un’azione risarcitoria per aver subito a suo dire un danno quantificabile in almeno 150mila euro e presto potremmo vederne delle belle con l’aggiunta di molti altri danneggiati.

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