da Pietro Cusati ( Giurista-Giornalista)

La cultura è uno  strumento di educazione civica, un mezzo efficace per l’integrazione e il rafforzamento della coscienza sociale. L’Italia  ha il maggior numero di siti culturali riconosciuti dall’Unesco come patrimonio mondiale dell’umanità, dopo sette anni l’Italia ha riunito, dal 19 al 21 settembre 2024, a Napoli, i ministri della Cultura e i responsabili delle politiche culturali degli Stati del G7. Il Ministro della Cultura ha presieduto  al Palazzo Reale di Napoli la riunione dei Ministri della cultura G7, nel quadro della Presidenza italiana del gruppo. “L’Italia è leader mondiale in campo culturale, prima al mondo per i siti iscritti nel patrimonio mondiale Unesco, dotata di eccellenze universalmente riconosciute’’. Lo ha detto il ministro della Cultura, Alessandro Giuli , chiudendo i lavori del G7 della Cultura a Napoli. Il Ministro  Giuli ha  parlato dell’esperienza italiana del parco archeologico di Pompei,che nei fatti la cultura nella sua più ampia accezione, che va dai siti del patrimonio culturale alle industrie creative come il design può essere uno straordinario fattore di sviluppo sostenibile per il mondo. Per la  valorizzazione del sito archeologico di Pompei l’Italia  ha investito insieme all’Unione Europea oltre 100 milioni di euro negli ultimi 10 anni per la messa in sicurezza, nuovi scavi e miglioramenti dei servizi del parco. In dieci anni è stata estesa in maniera significativa l’area aperta al pubblico, compiute scoperte archeologiche significative; i visitatori sono passati da 2,4 a 4 milioni all’anno.E’fondamentale rafforzare il ruolo della cultura nelle nostre società e proteggere le risorse culturali dalle minacce del nostro tempo ,come il cambiamento climatico, il traffico illecito di beni culturali, la distruzione del patrimonio culturale a causa di guerre e catastrofi, la violazione dei diritti d’autore, la censura e le limitazioni alla libertà di espressione e identificare approcci congiunti per gestire le opportunità e le sfide derivanti dallo sviluppo della tecnologia. In pratica occorre  un’azione comune per valorizzare e salvaguardare la cultura come bene pubblico globale e motore per un futuro sostenibile. Quindi è necessario concentrasi sulla difesa e promozione delle identità culturali e linguistiche nel mondo digitale, sulle sfide e opportunità dell’intelligenza artificiale per la cultura e la creatività, sulla lotta globale al traffico illecito di beni culturali, sul rafforzamento della resilienza del patrimonio culturale rispetto al cambiamento climatico, e sulla protezione del patrimonio culturale nel contesto di conflitti armati, con attenzione alla rigenerazione della cultura e del patrimonio culturale ucraino dai danni prodotti dalla guerra di aggressione della Russia.Il G7 Cultura dedicherà particolare attenzione al rapporto con le nazioni in via di sviluppo e le economie emergenti, con un focus sull’Africa, per rispondere alla crescente domanda di sostegno per la formazione e il miglioramento delle capacità dei paesi africani di sfruttare la cultura come risorsa per lo sviluppo . A margine delle sessioni di lavoro  le delegazioni G7 hanno visitato  il Museo Archeologico Nazionale di Napoli ed hanno assistito a un’esibizione di giovani artisti del Conservatorio San Pietro a Maiella di Napoli.Inoltre hanno visitato il Parco archeologico di Pompei, nel cui Anfiteatro si è svolto un concerto della Nuova Orchestra Scarlatti .