SANGIULIANO: il ministro scalzo !!

Aldo Bianchini

SALERNO – Meno male alla fine ce l’ha fatta a liberarsi dell’ormai scomodo ministro, scalzo e nudo; rischiava di perdere l’ultima parte della sua reputazione e della sua credibilità … finalmente la premier Giorgia Meloni ha rimesso in sesto buona parte della sua autorevolezza che era ed è alla base del suo buon governo.

Perché, sia chiaro, quello di Giorgia Meloni, è senza dubbio un buon governo; probabilmente il migliore di questa fase storica della seconda Repubblica.

Se non avesse superato lo “scoglio Sangiuliano” probabilmente il “governo Meloni” si sarebbe avviato precipitevolissimevolmente lungo la discesa di un inevitabile crisi implosiva che avrebbe inevitabilmente coinvolto tutto il cdx in favore del csx.

Fortunatamente per Lei così non è stato e con coraggio ha tirato la testa fuori dalla sabbia in cui era precipitata per i precedenti “scandali etici” che riguardavano personaggi molto in vista della maggioranza di governo; personaggi che non aveva buttato fuori e che l’avevano portata all’errore, frse, più grossolano nei confronti dell’ex cognato (il ministro Lollobrigida) per via della fermata improvvida e fuori programma di un treno speciale. In quella occasione venne meno a tutti i principi etici da Lei stessa proclamati come sacrosanti doveri di chi assume una carica pubblica nell’ottica che un personaggio che amministra la cosa pubblica deve pagare un prezzo a cominciare dal principio di tener fuori dalla propria sfera operativa pubblica qualsiasi familiare. Soprattutto nel cdx che era ed è nell’obiettivo mediatico-politico del csx.

Cosa dire, infine, del malcapitato ministro nudo e scalzo Gennaro Sangiuliano (che il suo amico napoletano Luigi De Magistris ha distrutto sui social); per prima cosa plaudo alla scelta del suo legale di fiducia nella persona del salernitano Silverio Sica (già presidente dell’Ordine Forense e penalista noto su tutto il territorio nazionale) che saprà sicuramente sciogliere i tanti nodi dell’intricata matassa sempre che l’ex ministro si affidi pienamente nelle sue mani di ottimo investigatore; per seconda cosa sottoscrivo ogni parola, almeno per la prima parte, dell’editoriale dal titolo “IL RISPETTO DOVUTO A CHI SCEGLIE DI PAGARE UN PREZZO ALTO” firmato dall’ottimo Roberto Napoletano (direttore de Il Mattino di Napoli):

• Gennaro Sangiuliano è una persona perbene e un amico che stimo. Oggi paga il prezzo di un errore, forse di una ingenuità, forse di qualcosa di più complicato che si capirà meglio dopo. Paga, forse, un prezzo troppo elevato perché si è difeso male. È rimasto inerme. Perché o ti dimetti subito senza farti sbranare o combatti fino in fondo. Se resisti cinque giorni e poi ti dimetti, ne esci schiacciato per qualcosa dai contorni ancora non chiari, che ovviamente noi non conosciamo, ma che al momento non appaiono così gravi. Perché si mescolano insieme evidenti inopportunità, gossip e ingenuità con i rischi a cui è sempre sottoposto chi ha responsabilità di governo … Resta, in un Paese dove non accade così spesso, il coraggio di dimettersi da ministro della Cultura che appartiene alle scelte irrinunciabili di un servitore pubblico …”.

Come giudizio personale sulla vicenda mi rifaccio pienamente alle dichiarazioni televisive (4 dii sera, con Roberto Poletti e Francesca Barra su Rete4 del 7.9.24) dell’avvocato Annamaria Bernardini De Pace sulle virtù ammaliatrici delle donne, checchè ne possano pensare le femministe; e mi allineo anche con la posizione dell’on. Alessia Morani espressa durante la stessa trasmissione sulle responsabilità dell’ex ministro che ha aperto inopinatamente le porte del ministero ad una donna senza alcuna specifica collaborazione.

Nell’attesa di nuovi ed inevitabili coinvolgimenti (si parla anche di un altro ministro ?) con l’arrivo della Cote dei Conti, spero che l’avv. Silverio Sica possa rapidamente fare chiarezza per bloccare qualsiasi altra strumentalizzazione mediatico-politica; in caso contrario la maggioranza di governo potrebbe essere giunta alla frutta.