PISANO a BUCCINO ?: e scatta la sceneggiata già vista

 

Aldo Bianchini

SALERNO – Ecco ci siamo, anzi ci risiamo con la storia della delocalizzazione delle Fonderie Pisano nell’area industriale di Buccino che riprende la scena madre sul palco di un teatrino politico con comparse ed attori in eterno contrasto a scapito, comunque, del risultato che si allontana sempre di più.

In passato ho spesso scritto su questa vergognosa sceneggiata tra i titolari delle Fonderie, il Comune di Salerno, la Regione, l’ass. Salute & Vita, il Comune di Buccino (epoca Nicola Parisi), i tecnici delle istituzioni e quelli di parte, fino agli stessi operai ed ai sindacati sempre ondivaghi; insomma un coacervo di interessi intrecciati tra loro per ragioni occupazionali, economiche e politiche in un quadro sempre più offuscato, purtroppo, da motivazioni spesso ed esclusivamente di carattere personale senza un minimo di apertura mentale verso un ragionamento più complessivo  fondato sulla storia vera dei fatti.

Questa enorme sceneggiata nel 2018, a mio avviso, toccò l’apice con l’arrivo a Salerno della scatenata giornalista, solo comunista, Concita De Gregorio che con il suo “FuoriRoma” in onda su Rai/3 rovesciò sull’intera città pesanti veleni arrivando a definire le Fonderie Pisano “una fabbrica di morte”.

Meno male che in quella occasione (30 marzo 2018) scrissi tra l’altro: “Comunque meglio tardi che mai; con piacere in questi giorni ho letto che anche Antonio Manzo (editorialista de La Città) e Mariano Ragusa (direttore redazione salernitana de Il Mattino) sono scesi in campo per assumere una posizione di mera critica contro il giornalismo velenoso e comunista; un giornalismo che ho combattuto in perfetta solitudine per decenni. A mio sommesso avviso il sindaco di Salerno, Vincenzo Napoli, è uscito dallo speciale televisivo ingigantito e lontanissimo da quel “sindaco di cartone” che un altrettanto livoroso ed ormai spento e ripetitivo Isaia Sales ha cercato di scaraventargli addosso. Dico questo perché Enzo Napoli è stato l’unico a parlare con estrema franchezza ed a rispondere con fermezza alla giornalista che ha svolto “un compitino propagandistico e incomprensibilmente livoroso”. Bravo il sindaco, anche perché ha messo a fuoco un’altra cosa molto seria e drammatica; parlo della questione relativa alle Fonderie Pisano”.

Mi ha sorpreso la dichiarazione dell’attuale giovane sindaco di Buccino, Pasquale Freda, che il quotidiano online “leCronache.it” ha così riassunto in un titolo a tutta pagina: “Pace sociale a Salerno e … in quel posto a Buccino”. Mi ha sorpreso proprio perché giovane e da un giovane ci si aspetta sempre un’apertura mentale a 360°, ma per il sindaco Buccino non è così. Se le parole scritte sul noto quotidiano dovessero essere vere ci troveremmo di fronte ad una dichiarazione assolutamente vergognosa nei toni e nella sostanza che mai un sindaco abbia pronunciato; un neo sindaco che sarebbe andato ben al di là della logica che deve essere sempre in primo piano per un rappresentante del popolo.

Ma la cosa che davvero mi ha scioccato è la candida innocenza di Ciro Pisano (Ingegnere, amministratore delegato Fonderie Pisano SpA) che ha scritto una inutile e lunga lettera a Il Mattino (pubblicata sotto traccia) per spiegare cosa è stata e cosa è la Pisano; e lo ha fatto come se la stampa avesse occhi per vedere e orecchie per sentire. Non si è accorto che da anni quasi tutta la stampa è già schierata, full time, con chi si oppone all’esistenza stessa delle fonderie baipassando finanche la delocalizzazione.

Tutte dichiarazioni che, se vere, supererebbero la violenza giornalistica gratuita della De Gregorio e finanche le spigolose battaglie di “Salute & Vita”; dichiarazioni che azzererebbero in un sol colpo le speranze timidamente espresse dal consigliare comunale di Salerno Arturo Iannelli che qualche giorno fa aveva saggiamente detto: “Pisano a Buccino? Bene, così pace sociale in città”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *