Il riciclaggio delle incompetenze

 

 

da Antonio Cortese (giornalista)

 

Molti attori politici in specie al sud Italia peccano di mancanza di adeguamento. L’obsolescenza della classe politica é oramai un problema un po’ ovunque, ma nel mediterraneo ogni giorno si assiste al vittimismo che da cantilena a qualunquismo cerca di far sopravvivere nella gente l’idea che il nord abusi a man bassa in ogni settore o pratica economica.

 

Ultimo scandalo ben prosciuttato agli occhi dei cittadini, l’ennesimo concerto in piazza di Roberto Vecchioni* nel golfo di Policastro. Dopo i bagordi di sagra é ripartita la macchina del fango vittimistico per mancanza di lavoro, strutture, strade ospedali.  Il giorno dopo le solite canzoni “ … e lo Stato non ci deve abbandonare, …e non ci sono i soldi, e non c’è lavoro, e non abbiamo strade e ospedali…” poi budget milionari ad un professore o altri showman e soubrette che comunque li si può vedere già via radio tv e web ogni  giorno. Spese per eventi insensati.

 

Sia chiaro poi che i concerti li organizzano i privati e non le giunte.

(Valida l’eccezione non la regola, per compensi che nemmeno al Central Park di New York si registrano per eventi molto più noti).

 

Dopo un anni di campagna permanente, da i politici del basso Cilento nessuno escluso, le promesse di migliorie sono state fagocitate anche da giovani promettenti in vecchi e nuovi partiti. Senza che tale articolo voglia mai puntare il dito su un territorio amato e prossimo, l’evidenza  ha il dovere di essere almeno comunicata a centinaia di migliaia di persone e contribuenti che non si accorgono di essere abbindolati in un riciclaggio di incompetenze amministrative.

 

Un reato surreale a livello penale ad opera di rappresentanti del popolo che rompono le bilance e le finanze degli stessi ambiti che continuano a piangere miseria e spopolamento a danno e spreco delle tasse versate da tutti.

 

A differenza del riciclaggio di denaro “sporco”, (che poi pulito non esisterebbe da nessuna parte come dicono le massime romane “pecunia non olet”) il reato dello scarico di responsabilità e barili sul lavoro amministrativo viene perpetuato da anni da politicanti che non conoscono né rispettano il valore dei soldi che buttano nel primo personaggio televisivo pur di mantenere almeno un prestigio gerarchico secondo logiche di paesacci tardo medioevali.

Sapendo che ci siano distinzioni tra capitoli di spesa e accaparramento di finanziamenti, non riuscire ad invertire le economie bruciate in tali modi, in risorse invece realmente necessarie, dimostra incapacità e mancanza di un minimo di libero arbitrio e impegno, poiché i vertici di codeste comunità sono ipnotizzati in primis da commercialissime futilità televisive; nonostante telefonini e miriadi di tecnologie che li avrebbero dovuti destare dalla mala gestio.  Anche per destinare fondi ai propri giovani , ai propri imprenditori, emergenti, vecchi e nuovi, musicisti, artisti o insaccatorori di bovini, ovini e suini, pescatori o pescivendoli.  La maggioranza di amministratori inconsapevoli della propria incompetenza, quando non siano in mala fede o consci del vortice di ignoranza capra di cui vittime essi stessi, risultano ad un occhio attento ridicoli e colpevoli,  peggiori dei malviventi rei economicamente perché in totale irresponsabilità abusano, , lavandosene mani, tasche e stomaco, dei sacrifici tassati di tutti coloro che onestamente ottemperano al pagamento dei contributi.

 

Se i notiziari nazionali trasmettono interviste di cui i nordisti insultino continuamente i mentecatti della situazione, un ragione non era giustificata ieri ma adesso si.

 

 

 

*( Non me ne voglia l’artista di cui ho buona stima, ma sia bene che proprio da lui con le sue tipiche denunce ai microfoni sia coerente tale cosciente segnalazione al mal costume)

 

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