Dimentichi dei buoni propositi, i vertici della Figc si saranno persi su qualche raccordo sbagliando qualche uscita al casello.

 

 

da Antonio Cortese (giornalista)

 

Due anni fa si dava per certa la costituzione di una nuova formula per le categorie del calcio sportivo professionistico, e le voci provenivano non solamente dai notiziari ma da tribune e palchetti a fine di numerose gare. Anche la stampa in specie oramai sul web da siti i cui editori sono legati a determinati club come in molti sanno nel mondo dell’informazione, titolava una svolta che avrebbe rassicurato non solamente i tifosi della salernitana ma tante altre realtà “emergenti” non solo a livello sportivo .

 

Si trattava di un vero e proprio materasso o paracadute che pareggiasse la federazione italiana a quelle di altre europee ma anche alla dignità di altri sport come già la pallavolo e la pallacanestro .

 

Si spera che la A2  per il calcio giocato venga sbloccato dallo stand by, poiché tra le attuali serie B e C vivono realtà societarie la cui posizione sbugiarderebbe la realtà dei fatti, delle relative economie e delle competizioni. La lega si é fatta distrarre dai sogni pindarici di campionati elitari berlusconiani facendo perdere di vista le necessità del sistema intero. Arrivati dall’europa i due di picche alle superprepotenze, la sede italiana si é bagnata di sogni infranti per molti dirigenti la cui ambizione sembra ancora distogliere dai veri obiettivi della federazione. Anche in politica dove il calcio si confonde evidentemente con le dibattute attualmente correnti di influenze, Giuseppe Conte richiama all’ordine sul bisogno di una ricostituente ma il tabù e le metafore che fanno scendere in campo dovrebbero essere scontate per riorganizzare quando lo si voglia davvero, un organigramma o un assetto che sia in seno alla legge come nel coseno

 

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