E’ morto Ottaviano Del Turco,un sindacalista di grande valore ,aveva 79 anni, protagonista della vita politica riformista, ex ministro delle Finanze nel Governo Amato.

da Pietro Cusati( Giurista-Giornalista)

Era nato a Collelongo in Abbruzzo,il 7 novembre 1944, Ottaviano Del Turco , figura di spicco della politica italiana,.aveva 79 anni, prima sindacalista ,poi segretario nazionale del Partito Socialista Italiano,ex presidente della Giunta regionale  dell’Abbruzzo ,in parlamento, ex ministro  delle Finanze nel Governo Amato. Del Turco  entrò  nel ’68 nella federazione dei metalmeccanici, la Fiom, mentre nell’83 diventò il numero due della Cgil prima con Luciano Lama, Antonio Pizzinato e poi Bruno Trentin. Nel ’93 ricopre l’incarico di segretario del Psi, l’ultimo nella storia del partito. Nel 1994 viene eletto alla Camera nei Socialisti democratici Italiani (Sdi), guida per quattro anni la Commissione Antimafia. Nel 2000 come esponente dell’Ulivo ricopre l’incarico di ministro delle Finanze nel secondo Governo Amato e nel 2004 viene eletto al Parlamento europeo .Nel 2005 viene eletto presidente della Regione Abruzzo. “‘Ottaviano Del Turco è stato vittima della mala giustizia, è stato vittima di una mega ingiustizia” lo ha scritto il leader di Iv Matteo Renzi . E’ dello stesso avviso anche Pier Ferdinando Casini che lo ricorda con commozione definendolo “sindacalista serio, un socialista onesto, un politico leale con gli elettori e con gli avversari. Uomo d’altri tempi, ha subito ingiustizie e lo ha fatto bevendo fino in fondo il calice amaro con decoro e senso delle istituzioni”.Anche per il segretario di Più Europa Riccardo Magi quella di Del Turco è stata una carriera politica “purtroppo funestata da una vicenda giudiziaria che dovrebbe essere da monito ai giustizialisti di destra e di sinistra”.  L’inventore del concerto del primo maggio per avvicinare i giovani al sindacato, è stato anche  un apprezzato pittore. Gli ultimi anni della vita Del Turco sono stati anni duri, contraddistinti non solo dalle aule giudiziarie ma anche dalla malattia, prima il tumore e poi dall’Alzheimer. Molto giovane inizia il suo apprendistato sindacale nella sede romana dell’Istituto nazionale confederale di assistenza (Inca). Come sindacalista di area Psi, entra a far parte della Segreteria provinciale della Fiom di Roma e poi entra a far parte dell’Ufficio di organizzazione della Fiom nazionale (Federazione impiegati operai metallurgici) nel 1968. Prosegue la carriera sindacale, prima guidando per molto tempo la corrente socialista della Cgil e successivamente diventando segretario aggiunto durante la segreteria di Luciano Lama dal 1970 al 1986, carica che mantiene anche durante la Segreteria di Antonio Pizzinato e nella Segreteria di Bruno Trentin. Nel 1992 lascia il sindacato e un anno dopo diventa segretario nazionale del Psi subentrando a Giorgio Benvenuto, che aveva provvisoriamente sostituito Craxi al momento dell’uscita di quest’ultimo dalla vita politica italiana. Il partito, sconvolto dall’inchiesta Mani pulite, durante la sua segreteria si sfalda, diventando prima Si (Socialisti italiani) e poi Sdi (Socialisti democratici italiani). Con quest’ultimo movimento, nel 1994 Del Turco viene eletto alla Camera. Nel 2000 durante il secondo governo Amato ricopre l’incarico di ministro delle finanze. Nel 2004 viene eletto al Parlamento europeo nella circoscrizione sud, con 180 mila preferenze, per la lista Uniti nell’Ulivo e si iscrive al Partito Socialista Europeo. Nelle elezioni regionali del 3 e 4 aprile 2005 venne  eletto presidente della Regione Abruzzo per la coalizione dell’Unione e lascia l’incarico di Strasburgo.

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