Aldo Bianchini
VALLO di DIANO – Era già nota da qualche giorno ma adesso arriva l’ufficialità delle notizia con la notifica al Consorzio di Bonifica Integrale Vallo di Diano e Tanagro (n. 1933 del 14 agosto 2024) del provvedimento presidenziale della Regione Campania di nomina del sig. Paolo Imparato nel Consiglio dei Delegati e nella Deputazione Amministrativa del precitato Consorzio.
Una nomina che ancora una volta scompagina e spariglia tutte le eventuali e fantasiose ricostruzioni, per buona parte mitologiche, degli equilibri politici ed istituzionali in un lembo di area interna, qual è il Vallo di Diano, che da decenni si arrampica sugli specchi per mettere in mostra chi comanda di più e chi di meno sul territorio valdianese.
Bisogna prendere atto ancora una volta che, almeno fino al 14 agosto (cioè oggi) c’è un uomo solo al comando nella Regione e soprattutto nella provincia di Salerno, e il suo nome è Vincenzo De Luca che fa e disfa ogni cosa per tenere sempre di più in scacco tutti sul piano politico generale e personale.
Prova ne è quanto avvenuto, poche ore prima di questa nomina che era già nota, in seno al Consiglio Generale della Comunità Montana del Vallo di Diano (organo sovracomunale più importante) con la elezione di Vittorio Esposito e con la cacciata di Mimmo Cartolano che pure rappresenta il più popoloso comune dell’intero comprensorio.
Salterebbero, dunque, amicizie incrociate ed accordi politici extra PD per rimettere in circolo la vera essenza della politica locale: “comanda solo De Luca” per le questioni di equilibri generali, e chi lo rappresenta (Vittorio Esposito) per le questioni locali.
E adesso arriva di nuovo sulla scena Paolo Imparato che sembrava essere stato fatto fuori da ogni incarico istituzionale, dopo essere stato assessore alla CM, sindaco per due mandati di Padula e consigliere provinciale; e il ritorno, prevedo, non sarà silenzioso e sotto traccia piuttosto impetuoso e tranciante come nello stile dell’ex sindaco di Padula.
Bisognerà, infine, valutare quale peso la nomina di Imparato avrà sulla politica locale anche in rapporto agli equilibri, sempre fragili, che Egli conosce benissimo.
In un prossimo editoriale cercherò di capire cosa sta accadendo e cosa è già accaduto, anche alla luce delle recenti nomine in senso alla Comunità Montana.
Per il momento un sincero in bocca al lupo per Imparato.