SCAMPIA: il costo della verità … dalle Vele all’ex Enpas

 

Aldo Bianchini

SALERNO – La verità ha sempre un costo, comunque, dovunque ed in qualsiasi occasione; e perché no, anche in sede giudiziaria.

Sul “caso Scampia” nessuno dice la verità, dal presidente della Repubblica al presidente del Consiglio dei Ministri, dai magistrati alle forze dell’ordine, dai politici di spicco a quelli di bassa tacca, dalle istituzioni locali agli occupanti de “Le Vele”; un vera tragicommedia all’italiana.

Le “Vele di Scampia” hanno rappresentato nel mondo la vergogna delle istituzioni nazionali; esse furono occupate interamente da gente che non aveva alcun diritto ad entrare e questi signori personaggi hanno preteso, per decenni, che le Vele fossero rifornite di tutti i servizi gratuitamente (acqua, luce, gas, telefoni, ecc.).

Allo stato il 50% dei residenti nelle Vele è abusivo (fonte Il Mattino); e nonostante questo il Governo si appresta a distribuire a pioggia “bonus” per tutti (dai 400 ai 900 euro a testa) sulla base di una semplice modulistica che già molti di questi signori contesta perché complicata nella compilazione. Siamo davvero all’inverosimile. Non solo per decenni hanno preteso acqua, gas, telefoni e luce “aggratis”; oggi pretendono, forse, la consegna diretta dei soldi senza alcun filtro modulistico.

Gli abusivi de Le Vele per decenni hanno lasciato andare nel degrado qualsiasi spazio e/o area comune, dai ballatoi alle scale, dagli ascensori alle cantine, di garage ai viali alberati, dai giardini alle strutture esterne di recinzione; insomma lo schifo del peggiore schifo, oltre l’immaginabile.

E tutti, dalla stampa alla politica fino alle istituzioni di territorio, a fare da cassa di risonanza per le richieste esagerate dei presunti derelitti de Le Vele, molti dei quali hanno già da tempo altre proprietà immobiliari di rilievo e tutti i residenti nei palazzoni hanno interni di qualità negli appartamenti illecitamente occupati a disdoro di chi, tanti anni fa, ne aveva diritto.

In piccolo anche Salerno ha vissuto nel recente passato la sua tragedia irreparabile; non so quanti ricordano il caso del palazzo “ex Enpas” sul Colle Bellaria (Masso della Signora) che doveva servire per dare cure efficienti ai bisognosi e che per decenni è rimasto (nel degrado assoluto) nelle mani di molti balordi che avevano addirittura alzato delle barriere invalicabili per tutti; violenti che con le minacce pensavano di dominare il mondo. Una vergogna.

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *