da Pietro Cusati (Giurista-Giornalista)

Quanto accaduto al pronto soccorso dell’Ospedale di Patti (Messina) è l’emblema di una sanità da quarto mondo ,povero chi cade e chiama aiuto ,,dice un proverbio , chi ha sbagliato pagherà? Solo in seguito i medici hanno sostituito il cartone da imballaggio con un tutore? Le modalità di richieste delle stecche sono state appropriate? Sono stati rispettati i protocolli ?Le procedure di approvvigionamento dei dispositivi medici sono state regolari ? I pronto soccorsi si confermano il grande anello debole del servizio sanitario italiano? “Mi piacerebbe tanto regalare al presidente della Regione o all’assessore il cartone con cui è stata steccata la gamba di mio figlio”. Il padre dello sfortunato paziente con la gamba destra impacchettata ,per frattura della tibia ,ha pubblicato un post con la foto su Facebook , “come si può uscire in queste condizioni da un pronto soccorso ?”,rivolgendosi al presidente della Regione Sicilia Renato Schifani che, appresa la vicenda, ha subito telefonato al padre dello sfortunato ragazzo infortunato per chiedere scusa a nome della Regione Siciliana ? ’’Le verifiche continueranno’’, ha assicurato il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani e un’apposita commissione tecnica di valutazione ,verificherà tutti i pronto soccorso della Sicilia. L’Azienda Sanitaria ha chiesto di avviare un procedimento disciplinare nei confronti dei presunti responsabili dell’ospedale per la mancanza dei dispositivi medicali? Ora ,dopo il fatto, le stecche monouso per immobilizzare le fratture sono finalmente arrivate? Sono troppi gli interrogativi a cui si devono dare le opportune risposte. Ovviamente la giustizia farà il suo corso.