NUOVO RUGGI: nuova gara … ovvero come far fuori legalmente una scomoda ma forte impresa ?

 

Aldo Bianchini

(nella prima foto, da sinistra: Beniamino Gavio e Francesco Gaetano Caltagirone dell’Eteria)

SALERNO – Non lasciatevi ingannare dal titolo e, soprattutto, dal punto di domanda perché entrambi rispecchiano soltanto il mio pensiero (libero, indipendente, autonomo e democratico) che va oltre le apparenze legali e pone seri interrogativi.

Difatti il potere politico, che è la più alta espressione democratica, spesso è capace di trovare le subliminali “vie legali” per sbarazzarsi degli avversari ma anche di tutti quegli ostacoli che potrebbero creare e/o ricreare problemi sul cammino virtuale e progettuale della politica in senso lato.

Ho letto e riletto, dal quotidiano Il Mattino (ed. 25.07.24), la notizia che, in merito alla realizzazione del nuovo ospedale Ruggi in tenuta ex Finmatica, elenca i quattro raggruppamenti di imprese che parteciperanno alla nuova gara pubblica per la costruzione del predetto nuovo Ruggi:

  • la Rti guidata dal Consorzio Eteria della famiglia Caltagirone con Itinera, Vianini, Icop e Sinelec;
  • la cordata con Adiramef mandataria e Matarrese, Lombardi e il Consorzio Artemide mandanti;
  • il gruppo guidato da Manelli Impresa con Consorzio Stabile Infrastrutture Terrestri e Marittimi, Calcestruzzi Irpini, Caramiello Costruzioni Generali e Guastamacchia;
  • ed infine l’impresa Pizzarotti.

Mi sono subito detto: “Ecco il modo più semplice e legale per sbarazzarsi di un grossa impresa già facente parte dell’Eteria che, invisa al manovratore – così si disse, non partecipa più alla gara per ragioni di opportunità”; e il pensiero è andato anche al Consorzio SIS (che annoverava al suo interno anche la Spa INC che aveva con l’Eteria prodotto ricorsi e controricorsi allo sviluppo della prima gara, quella annullata dal CdS) che sembra non aver partecipato al nuovo bando di gara scaduto il 25 giungo scorso.

L’analisi dei fatti, dopo il cattivo pensiero, mi ha portato ad acclarare che la RCM della fam. Rainone non ha partecipato alla gara pubblica soltanto perché, essendo nell’ultimo anno cresciuta sul piano lavorativo-finanziario oltre ogni più rosea previsione, ha fatto tale scelta con opportuna onestà intellettuale e professionale nella consapevolezza di non poter far fronte a questo nuovo grosso impegno.

Non conosco, al momento, le ragioni che hanno indotto il SIS a questa scelta dopo una incredibile battaglia sul piano legale per mantenere la sua posizione vincente determinata da quella commissione di valutazione dell’Ufficio Speciale Grandi Opere Regionali (composta da: ing. Sergio Negro, direttore generale DG 50.03.00, in qualità di presidente – ing. Flavio De Martino, direttore generale agenzia regionale Universiadi per lo Sport (ARUS), in qualità di componente – dott. Luigi Riccio, dirigente UOD 50.04.09, in qualità di componente e dalla dott.ssa Anna Belfiore (responsabile della procedura di gara) della quale non c’è più traccia dopo i pesanti rilievi mossi sia dal Tar che dal Consiglio di Stato.

(Nella foto a lato: i fratelli Elio ed Eugenio Rainone)

Al loro posto è arrivata una nuova commissione che come un vero e proprio pool di esperti, alcuni dei quali legatissimi al governatore, (il dg della Direzione Generale Mobilità della giunta regionale, l’avvocato Giuseppe Carannante,  l’ingegnere e manager dell’Asl Napoli 1 Ciro Verdoliva, l’architetto Pasquale Manduca, dirigente di staff della Centrale Acquisiti ed appalti Pnrr della giunta regionale e dalla dirigente della Direzione Generale Mobilità della giunta regionale, la dottoressa Roberta Cavalli, con l’incarico di segretario verbalizzante) che traccerà il solco nel quale dovrà muoversi tutto l’iter della gara d’appalto a cominciare dalla formalizzazione dell’ammissione dei quattro operatori economici alla procedura di gara e alla nomina della nuova commissione di valutazione; basi queste fondamentali per operare in velocità, come richiesto dal presidente De Luca; una velocità che è già in notevole ritardo rispetto alla solita apodittica dichiarazione del 20 luglio 2023 (fonte Il Mattino) quando  proclamò: “Nel giro di poche settimane apriremo il cantiere per la realizzazione del nuovo RuggiCantieri subito, struttura più grande d’Italia, fare miracoli, cacciare i cafoni, reggere bene, dare lavoro, e fare anche arricchire chi investe”.

Nella nuova gara di appalto partecipa, come un’assoluta novità, l’impresa LOMBARDI che se corrisponde alla Lombardi Costruzioni dell’ing. Antonio Lombardi (presidente nazionale della Federcepicostruzioni e già presidente della Salernitana Calcio) rappresenta la ricomposizione di antichi dissapori con il governatore De Luca a cominciare dai fatti, mai chiariti, della gara d’appalto per il mancato termovalorizzatore di Salerno.

 

 

 

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