CasaPound: il caso di Andrea Joly

 

Aldo Bianchini

SALERNO – Il mio pensiero è che l’assenza nel giornalismo (almeno quello nazionale) di precise regole deontologiche (scritte e non scritte) porta inevitabilmente a degli eccessi che a loro volta producono incidenti drammaticamente pericolosi come quello accaduto al giornalista Andrea Joly (La Stampa di Torino) davanti al circolo “asso di bastoni” della sede CasaPound di Torino. Per riordinare il “sistema giornalismo” l’Ordine Nazionale probabilmente aspetta il morto, come spesso accade nel nostro Paese.

Detto questo è giusto, però, sottolineare con forza che la violenza fisica è sempre da combattere senza se e senza ma; da quì non si prescinde. Così come non si può far passare sotto traccia l’idiozia raccontata dalla seconda carica dello Stato, il presidente del Senato on. Ignazio La Russa il quale spesso, prima di parlare, dovrebbe comunque attivare il cervello che non gli manca.

Leggendo i resoconti dei vari interventi sulla vicenda e spulciando tra i post apparsi sui social ne ho scoperto uno che mi ha particolarmente colpito perché sottoscritto da un personaggio che conosco da diversi decenni come persona perbene, cattolico praticante, dialogante, umile, comprensivo, capace di ascoltare ed anche di governare processi importanti nel mondo della scuola; parlo del sindacalista dr. Gerardo Pirone che per decenni è stato il segretario provinciale della UIL-Scuola e che ha avuto come maestro di vita il fratello

quasi santo don Giovanni Pirone (mitico parroco della Chiesa di Santa Croce a Torrione) sotto la cui ala protettiva sono nate e cresciute intere generazioni di giovani, tra le quali anche la mia.

Gerardo ha postato il seguente pensiero: “”Ma come si può sopportare a Presidente del Senato uno schifoso fascista qual è LA RUSSA! Ha dichiarato che il giovane giornalista pestato NON SI È DICHIARATO. QUINDI per LA RUSSA un altro giovane può essere picchiato. Naturalmente la colpa è di Meloni che lo ha messo su quella poltrona perché è FASCISTA!!! (ore 19.22 del 23.07.24)””.

Affermazione decisamente forte ed in parte non corrispondente alla realtà (almeno secondo me che nel recente passato ho brutalmente attaccato il presidente del Senato); e subito mi sono chiesto come mai una persona anche mite come Gerardo si sia lasciato andare a considerazioni che verosimilmente non gli appartengono come lessico quotidiano.

La risposta è stata abbastanza semplice; lo sfogo di Gerardo è dovuto al fatto che dietro tutto questo ci sono fatti che nessuno di noi conosce e che, comunque, gettano un’ombra sinistra su tutte le associazioni e/o i circoli di “estrema destra” (qual è CasaPound fondata nel 2008 in continuità con l’occupazione abusiva di uno stabile avvenuta il 26 dic. 2003 nel rione Esquilino di Roma) che nessuno (sia di destra che di sinistra), però, scioglie come in un certo senso previsto dalla Costituzione; al di là delle recenti assoluzioni che la magistratura ha decretato verso alcuni suoi esponenti di spicco, quasi come una sorta di riconoscimento legale delle loro nefande azioni.

Oltretutto quello delle occupazioni abusive è un tema molto caro alla destra (che difende la proprietà privata) e poco traccheggiato dalla sinistra a tutela, forse, di Ilaria Salis che ha fatto delle occupazioni abusive il suo cavallo di battaglia.

Un problema, quindi, molto complesso che non può essere trattato e semmai risolto con un semplice ed umile articolo giornalistico, ma neppure con l’apparente violenza verbale di Gerardo Pirone.

Sullo sfondo rimane, pressochè irrisolvibile, il problema dei confini etici e professionali che riguardano il mondo del giornalismo, i cui esponenti pensano e credono di poter spaccare il mondo semplicemente perché muniti di un microfono o di un taccuino che non danno alcun diritto ad “andare oltre”; ma anche questo è un discorso molto lungo e complesso.

One thought on “CasaPound: il caso di Andrea Joly

  1. Caro amico sempre mi sono battuto contro ogni violazione dei diritti costituzionali sia come uomo e sindacalista di Scuola, sia comne segretario confederale. Relativamente alla INFORMAZIONE, da sempre controllata, ma mai totalmente SCHIAVIZZATA, oggi con l’attuale governicchio si sta perpretando l’ABUSO di POTERE. Per fortuna entro l’8 agosto prossimo bisognerà rispettare la norma europea di merito. Lo farà il governicchio? Ed i GIORNALISTI si batteranno affinché venga rispettata?

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