PAESTUM WINE FEST: l’architetto Valbonesi in campo

da Raffaella D’Andrea (giornalista)

RESTYLING D’AUTORE PER LA XIV EDIZIONE  “PAESTUM WINE FEST” CON IL PROGETTO FIRMATO DALL’ARCHITETTO FIORENZO VALBONESI CHE METTE AL CENTRO IMPRENDITORI, CUSTOMERS E PRODOTTI NEL PIU’ GRANDE FESTIVAL DEL FARE BUSINESS IN ITALIA

L’ architetto Fiorenzo Valbonesi da sempre vicino al mondo del vino con 22 anni di progettazione, 10 cantine realizzate (Campodelsole, Castello della Sala, Monte delle Vigne, Spinelli, Tormaresca, Prato al pozzo, Nuova tenuta Paradiso, Randivini, Cantina de Il Bruciato, Amaracmand)

Presta la sua opera al Paestum Wine Fest 2025 i per ridisegnare, nella storica sede dell’Ex Tabacchificio di Capaccio, l’accoglienza dei clienti e dei wine-lovers con un allestimento predisposto e pensato per eventi. Con questa finalità, l’architetto Valbonesi cerca di interpretare le funzioni, all’interno di spazi di lavoro nati per l’essicazione del tabacco, con un concept identitario ed esclusivamente pensato per il Paestum Wine Fest.

 

La collaborazione nata tra Angelo Zarra, Ceo PWF, Alessandro Rossi, direttore PWF e l’architetto Fiorenzo Valbonesi, con grande rigore, oltre che rispondere alle necessità del PWF, cercherà di valorizzare il NEXT – Nuova Esposizione Ex Tabacchificio (Borgo Cafasso, Paestum – Salerno).

Questo grande edificio, realizzato negli anni Venti per l’essicazione del tabacco, potrebbe stimolare il pensare ad un nuovo uso di questi spazi e rilanciare Paestum come città che ama il vino, diventando un polo per migliorare la conoscenza di questo prodotto attraverso la promozione delle aziende virtuose nel settore vinicolo.

 

L’architetto Valbonesi con il suo progetto migliorerà l’immagine del PWF, fornendo una lettura innovativa degli spazi e identificando nuovi percorsi, senza perdere il valore semantico della struttura edilizia. L’Ex Tabacchificio, difatti, rappresenta un punto di riferimento della realtà imprenditoriale degli anni Venti delle aziende “agroalimentari” di qualità del Sud Italia.

Il Parco Archeologico di Paestum, complesso monumentale di interesse mondiale, è meta di visite costanti da parte di turisti che gradiscono e amano questo tipo di destinazioni, soprattutto durante i mesi migliori dal punto di vista climatico.

Il Cilento però è anche alimentazione, vino e artigianato. Un insieme di caratteri identitari di questi luoghi, per i quali Paestum potrebbe assumere un ruolo baricentrico, diventando motore trainante per tutte le realtà distribuite nel territorio circostante.

Il NEXT potrebbe diventare un nuovo polo culturale in cui organizzare eventi, diventando propulsore di manifestazioni che possono rilanciare la qualità dell’accoglienza di Paestum e di tutta la costiera cilentana. In questo frangente, il PWF può essere l’occasione per innescare, come un domino, una serie di iniziative future.

Nella quattordicesima edizione del PWF, l’architetto Valbonesi proverà a raccontare, attraverso la sua esperienza professionale, la promozione del territorio e del vino, partendo dalla sua storia personale, che lo vede impegnato da venticinque anni nel mondo del vino. Il progetto prevede la realizzazione di spazi essenziali ma raffinati nella loro semplicità, caratterizzati da un’ottima qualità costruttiva, a contrasto con l’architettura industriale del NEXT.

“Dopo aver partecipato alla scorsa edizione del Paestum Wine Fest, mi sento di poter dire che la città di Paestum, sia per il valore turistico che riveste quanto per la sua localizzazione, ha contribuito a posizionare l’evento tra i più importanti e prestigiosi festival di settore – dichiara Fiorenzo Valbonesi. –  L’ evento è ormai riconosciuto riferimento tra gli operatori della distribuzione commerciale, i professionisti e gli imprenditori del comparto enologico e ricettivo. Per il rapporto che si è naturalmente creato con Angelo Zarra e con Alessandro Rossi, non potevo che portare il mio contributo al Paestum Wine Fest pensandolo come un’operazione di lavoro collettivo. Dal mio punto di vista, il PWF non deve essere inteso come una prova muscolare messa in opera dai singoli espositori, ma come la costruzione corale di un’opera portata avanti da una partecipata condivisione di ogni risorsa umana, realizzata dal singolo per la riuscita della manifestazione. Tale forza motrice fa sì che si possa dire che il Paestum Wine Fest sarà un successo.”

One thought on “PAESTUM WINE FEST: l’architetto Valbonesi in campo

  1. Bello, molto interessante, finalmente c’è qualcuno che si prodiga nel recuperare la nostra storia per attività utili alla società.

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