da Salvatore Memoli (avvocato – giornalista – scrittore)
La scomparsa di Enza Basso Memoli e di Sonu avvenuta in una calda giornata di luglio del 2007 ripropone sempre la necessità di approfondire particolari di una vicenda tanto strana, complessa, che potrebbe avere il suo punto di soluzione in qualche elemento apparentemente ininfluente, irrilevante e poco importante.
Nel tempo, la famiglia Memoli ha conservato un contatto con la famiglia indiana di Sonu, avendo scambi d’informazione e di amicizia che permettono di mantenere un canale di reciproca informazione.
Nell’imminenza della scomparsa di Sonu mi pervenne una lettera del padre del giovane che fu ritenuta importante e che chiarisce i rapporti tra Sonu, la mia famiglia e me, oltre a fornire indicazioni interessanti su tanti fatti collegati al fatto.
Ecco la lettera che per la prima volta pubblico integralmente: « Sat Sri Akal,
Caro, io sono Jugrai Singh padre del signor Sonu. Sono molto felice di sapere che vuole molto bene a mio figlio. Ogni volta che ho ricevuto telefonate da lui mi ha sempre detto che gli volevi bene come se fosse stato tuo figlio. Era sempre molto soddisfatto della tua compagnia. Mi ha sempre detto che non c’era niente di cui preoccuparsi qui. Amava tua madre come fosse sua nonna. Ti assicuro che mio figlio non avrebbe mai potuto assecondare alcun tipo di attività sbagliata. Non può aver fatto niente che sia antisociale. Sono venuto a sapere da una tua lettera che un altro ragazzo che lavorava nel giardino sa tutto. Ho un forte dubbio, questo é tutta causa del ragazzo indiano. Può essere che mio figlio abbia potuto fare qualcosa sotto l’influenza del ragazzo indiano e che non ha potuto spiegartelo perché ti voleva troppo bene. Quel ragazzo indiano l’ha potuto fuorviare. Quel ragazzo indiano potrebbe aver ricattato mio figlio e derubato di tutti i suoi soldi. Mio figlio potrebbe non avere più un singolo penny. Sonu mi ha detto che é molto costoso tornare in India e ha avuto da te circa 1500 euro. Se mio figlio ha fatto qualcosa di sbagliato é stato innocentemente. Cortesemente perdonalo come se fosse tuo figlio. Siamo molto dispiaciuti per tua madre come lo siamo per nostro figlio. Il signor G. Singh (….) un amico di Sonu ha informato suo fratello per telefono della scomparsa di tua madre e mio figlio il giorno in cui abbiamo avuto quella informazione. Stiamo pregando Dio, stiamo visitando ogni posto religioso pregando per loro. Hai detto nella lettera che quel giorno c’erano due persone in più nel giardino.Una é una ragazza italiana e quel ragazzo indiano. Loro sanno tutto. Interrogandoli potrai risalire a tua madre e a mio figlio. Per favore fai questo sforzo per trovarli. Un nostro parente ha detto che, quando é venuto a trovarti, tu gli hai fornito alcuni documenti, noi siamo venuti a sapere che tu stai provando con tutte le tue forze a sapere dove sono tua madre e mio figlio Anche noi stiamo chiedendo qui in India ai parenti di quel ragazzo indiano. Qualsiasi cosa veniamo a sapere ti informeremo immediatamente, abbiamo fiducia in te, abbiamo piena fiducia del fatto che farai qualsiasi sforzo per trovare sia mio figlio che tua madre. Sonu usava chiamarci ma non riceviamo una sua telefonata da molto tempo. Tutta la nostra famiglia é molto scioccata, sua madre é molto depressa. Abbiamo fiducia in Dio. Un giorno troveremo entrambi.
Jugraj Singh Padre di Sonu »
Almeno due elementi mi colpirono di questa corrispondenza: la costosità del viaggio di ritorno in India e la presenza di una ragazza italiana nella tenuta( giardino).
Secondo le mie informazioni il viaggio di ritorno non era costoso, per quanto concerneva il biglietto. Sonu mi aveva riferito che se ne sarebbe occupato un suo parente di Suzzara. Avevo detto a Sonu di voler pagare io quel biglietto che presupponevi costasse circa mille euro. Mi fu detta di no, con educazione,anche perché lo zio aveva trovato un biglietto a poco più di 400 euro Mi sembrò un’ulteriore prova di onestà di questo ragazzo che, volendo, avrebbe potuto lucrare sulla mia buona disponibilità.
Quindi il viaggio non era costoso. A cosa si riferiva Sonu ed il padre quando parlavano di costosità del viaggio?
L’altro elemento che mi fece riflettere della lettera del padre di Sonu era la notizia della presenza di una ragazza italiana “ quel giorno nel giardino”.
Come poteva sapere questo particolare?
Con mia sorpresa seppi, soltanto nel corso dei confronti in Questura, che Sonu frequentava una ragazza e che la invitava a casa. La ragazza si recava con un’utilitaria di colore bianco fin nella tenuta e che la parcheggiava in una zona coperta e discreta, in modo da non essere notata.
Come poteva sapere il padre di Sonu? Questi fatti hanno un collegamento con l’accaduto?
Potrebbe aver innescato Sonu sentimenti di gelosia e di vendetta di altri, a partire dall’altro indiano che viveva con lui e che veniva invitato ad allontanarsi?
Sonu era accerchiato dai suoi stessi connazionali e costoro facevano capo ad un’organizzazione reticolare di distributori di permessi di soggiorno, a fronte di costosi rimborsi Gli indiani e i loro datori di lavoro facevano affidamento a chi millantava conoscenze, competenze e collaborazioni preziose in tutti gli uffici per ottenere il sospirato permesso di soggiorno.
Sonu era fuori da questo giro, era privilegiato.
Questo fatto gli ha causato i problemi con la sua etnia e con il mondo degli sfruttatori, vistosamente sbeffeggiati dal suo permesso di soggiorno, ottenuto regolarmente e senza esborso di danaro.