P.S.I.: dal Vallo di Diano Conantonio D’Elia suona la sveglia

 

Aldo Bianchini

VALLO di DIANO – Nessun sorpresa se quando si sollecitano il valore dell’essere socialista (un valore presente nei tre quarti del pianeta Terra) e il profumo dei garofani viene subito fuori lo “spirito socialista” che, mai domo, non è morto e non morirà mai, almeno fino a quando esisterà l’umanità ad abitare e presidiare il mondo intero.

I miei ultimi articoli sul PSI hanno, ovviamente, colpito in positivo i “veri socialisti” che ancora credono in quelle idee progressiste ed hanno fatto storcere il naso a tutti (e sono ancora tanti) quei vecchi soloni che altro non sono se non delle cariatidi del passato che vanno stanati e bruscamente cancellati dalla storia; in caso contrario corriamo il rischio di essere nuovamente occupati da tutti quelli che io definisco “predatori seriali”.

Le mie affermazioni discendono dalla storia di questi ultimi trent’anni, ovvero dalla tangentopoli in poi, in cui ne abbiamo viste di tutti i colori; a cominciare dalle numerosissime capriole che dei falsi e potenti socialisti che dopo aver distrutto un partito in crescita hanno girovagato in tanti altri lidi per rifare capolino in casa PSI non appena qualche acqua si agitava verso la ricostruzione.

Ma al di là delle mie riflessioni, che non sono il verbo, mi ha fatto molto piacere la lunga lettera aperta inviata a questo giornale e, quindi, a me dall’avv. Conantonio D’Elia (coordinatore PSI del Vallo di Diano) che dopo essersi coraggiosamente allontanato dalla “giunta Di Candia” di Teggiano per rimarcare la sua posizione politica, con grande abilità dialettica ma anche con profonda conoscenza dei tanti problemi legati al passato ed al presente e futuro del glorioso partito socialista, suona la sveglia e detta le linee per una rinascita stabilmente concreta e ravvicinata.

I punti di contatto, per chi volesse saperne di più, sono: FACEBOOK: centrozonapsivallodidiano ///  E-mail: centrozonapsivallodidiano@gmail.com

 

Segue la lettera aperta dell’avv. D’Elia:

Fa più rumore un albero che cade che una foresta che cresce giorno per giorno (Lao Tsé)

Lettera aperta al Direttore Aldo Bianchini

Ieri sulle pagine del Quotidiano di Salerno leggo le pregevoli riflessioni del Direttore Aldo Bianchini circa i risultati del Partito Socialista Italiano nel Vallo di Diano alle ultime tornate elettorali che hanno interessato il rinnovo del Parlamento Europeo.

44eIl Direttore esordisce con un perentorio “P.S.I.: il tracollo tra voltafaccia, bugie e tradimenti” che, come titolo, non dà adito ad interpretazioni di sorta. Continuando, il Direttore si rivolge al sottoscritto, quale Coordinatore del Centro Zona P.S.I. per il Vallo di Diano, invitandolo affinché “sappia centellinare e scegliere chi dovrà affiancarlo in questa impresa tenendo ferma la barra per evitare che sul vascello salgano sempre gli stessi voltafaccia”.

I consideranda e i moniti dell’esperto Direttore non mi lasciano indifferenti. Effettivamente, si legge il suo ardore, la sua vicinanza e anche il riconoscimento degli sforzi che questa nuova compagine politica sta facendo per restituire al Territorio del Vallo di Diano quel senso della politica di partecipazione civica e attiva che da tempo manca, e che aveva fatto grande il Vallo negli anni ’70 e ’80. Partecipazione, infatti, è alla base della scelta dei temi della politica e della selezione degli uomini migliori per il raggiungimento degli stessi, e con l’avvento di un tipo di politica “calato dall’alto” il momento della partecipazione attiva è stato così mortificato che i blandi risultati in favore del territorio non possono che essere figli di tale impostazione etica della politica.

Ed è indubbio che la scelta di “mutare il senso” verso un passato fatto di lotte contadine e operaie, di riunioni e assemblee, di comitati e di sezioni, di comizi, è stato principalmente dovuto dalla evidente stasi della fase politica valliva, legata a schemi di comando alieni al Vallo stesso, calati da Salerno e da Napoli, senza alcuna considerazione delle opinioni dei governati. E non temo smentita: i vertici di partito a livello locale – giusto per fare qualche esempio – sono inamovibili, e le sezioni di partito sono ben lungi dal potersi considerare dei luoghi di riunione, ascolto e scelta, ma piuttosto dei luoghi prestati alla bisogna dove il Segretario e il Presidente sono gli stessi da almeno un decennio (e questo cos’è se non la negazione della democrazia stessa?).

La premessa è d’obbligo quanto meno per giustificare ai più le scelte di amministratori locali e liberi cittadini così “controsenso” all’establishment da “resuscitare” un concetto ormai morto nel Vallo di Diano che è quello del Socialismo attivo.

Ebbene, Noi componenti del Centro Zona PSI Vallo di Diano in quel concetto politico di Socialismo attivo ci crediamo eccome! La Giustizia e la Parità sociale, la tutela del Lavoro e dei Lavoratori con l’assicurazione delle condizioni di espressione illuminata dell’impresa, come scanditi nella Costituzione repubblicana, la scuola e la sanità, espressione di servizi fondamentali assicurati in maniera pubblica a tutti i cittadini, l’antifascismo come ideale comportamentale di perseguimento della democrazia e di rigetto per ogni forma di prevaricazione concettuale e materiale, ebbene, noi ci crediamo, come ci hanno creduto quegli Illustri Padri fondatori del Socialismo nel Vallo di Diano che sono gli imperituri Enrico Quaranta, Gerardo Ritorto, Antonio Innamorato.

Su queste basi, è chiaro che il nostro primo appello è andato a quelle persone che possono tuttora testimoniare la grandezza che fu del PSI nel Vallo negli anni del secolo scorso; ma, nell’approccio democratico che ci contraddistingue, chiunque voglia apportare il suo contributo alla causa socialista del Vallo di Diano è ben accetto, anzi è stato ed è sempre il benvenuto!

E sono tante le adesioni di giovani che vogliono una politica con valori reali di sinistra, che promana dal basso e non calata dall’alto.

Tante le adesioni di amministratori locali, che certamente non sono famosi per la remissività e scarsa fruttuosità del loro operato (sommessamente a cominciare dal sottoscritto, per proseguire con Domenico Quaranta, attuale segretario Centro Zona e sindaco per 15 anni di San Pietro al Tanagro, e ancora Giuseppe Tierno di Padula, Rosa Campiglia di Montesano, Bruno Panza di Polla).

Nel Centro Zona la politica è materia seria e concreta: le scelte sono espresse e votate dai singoli appartenenti, le strategie sono frutto di ragionamento di gruppo. Nell’ultima tornata elettorale per il rinnovo del Consiglio Comunale di Sala Consilina nella lista “Impegno per Sala”, ad affiancare il candidato sindaco vincente, Domenico Cartolano, vi erano due esponenti del Centro Zona, la prof.ssa Rosa Mega e l’avv. Antonio Santarsiere, entrambi poi risultati eletti. Ebbene, la scelta dei candidati, la scelta della lista ove essere candidati, la strategia elettorale tutta è stata frutto delle scelte di partecipazione attiva dei componenti del Centro Zona PSI Vallo di Diano.

Concreta, quindi, la presenza socialista tra gli Amministratori dei Comuni del Vallo di Diano.

Caro Direttore, con profonda gratitudine accolgo, a nome di tutto il Centro Zona, il suo invito alla cautela, e le dirò di più: l’invito a essere socialisti si accompagna a diventarne parte con l’acquisizione della tessera del PSI, e non ci basta la semplice espressione di intenti “io, socialista da sempre” così abusata nel contesto politico quando, volenti o nolenti, gli astanti debbono per forza di cosa misurare se stessi e il loro operato con quella stagione di fruttuosa produttività che fu il Partito Socialista Italiano del secolo scorso. Troppo semplice! Tanti amministratori proni a strategie politiche che li vedono protagonisti solo nel loro limitato orticello, e completamente avulsi dalle “stanze dei bottoni” cercano di giustificare sé stessi con il rimando al ricordo di quei tempi in cui hanno potuto (forse soltanto) leggere il manifesto “Vota Socialista”, che fieramente si stagliava sulle bacheche di pubblica affissione ad ogni tornata elettorale.

Questo Centro Zona si è costituito di recente, quando alcuni amministratori locali si sono resi conto che la politica di centro-sinistra nel territorio non rispondeva più a criteri egalitari e democratici, che i temi socialisti erano spesso prevaricati per interessi ultraterritoriali o, ancor peggio, personali. È dall’ottobre 2023 che operiamo sul territorio. A dicembre, a Padula abbiamo organizzato con i compagni socialisti di Salerno la celebrazione della storica Direzione di Partito che si tenne nel 1981, voluta da Enrico Quaranta e che vide la presenza affascinata del Segretario Bettino Craxi, che ebbe a indentificare il “modello Vallo di Diano” quale migliore espressione del Socialismo italiano.

Ci siamo contraddistinti per convegni tematici su problematiche attuali e passate, abbiamo parlato di Revisione dei Patti Lateranensi, abbiamo ricordato Enrico Quaranta nel quarantennale della morte e l’attualità della sua opera, abbiamo invitato al rispetto della parità di genere nelle nomine assessoriali per la Comunità Montana, abbiamo preso posizione sulle deficienze operative di enti sovracomunali circa i lavori di rifacimento del Ponte di Caiazzano tra Sassano e Padula.

Naturalmente, facciamo politica e il candidato alle elezioni europee è stato il nostro Segretario Enzo Maraio: ne abbiamo approvato la linea con l’apparentamento con Italia Viva nel progetto Stati Uniti d’Europa, ne abbiamo promosso e seguito la campagna elettorale, siamo (come è giusto che sia) scesi in campo con lui!

I risultati sono quelli che competono obiettivamente ad una compagine politica che non solo a livello locale, ma a livello nazionale ha bisogno di ricostruire il suo habitat naturale, e lo sta facendo giorno per giorno, e le cose fatte in questo modo non sono mai rumorose, ma crescono, incessantemente, di poco, ma crescono.

E i numeri, in un contesto più ampio di quello descritto precisamente e argutamente dal Direttore Aldo Bianchini, lo confermano.

A livello del Vallo di Diano il Segretario Enzo Maraio complessivamente ha ricevuto 1064 voti di preferenza, risultando così il secondo per numero di preferenze tra tutti i candidati in coalizioni o partiti del Centro Sinistra, e il più votato all’interno della lista Stati Uniti d’Europa, superando candidati di altri partiti di sinistra, tra cui anche quelli che in tempi passati hanno fatto parte di quel PSI di cui prima abbiamo tessuto le lodi (e che hanno inevitabilmente sottratto una porzione di quel consenso socialista che ci si poteva attendere). In altre parole, primo per preferenze nella lista Stati Uniti d’Europa, secondo per preferenze tra tutti i candidati del Centro Sinistra. La lista Stati Uniti d’Europa la terza più votata del Vallo di Diano con quasi il 13% dei consensi, superata solo dalle corazzate FdI e PD.

Caro Direttore, siamo ben consci di avere tanto lavoro da fare, di tante coscienze da stimolare, di tanti intelletti da interrogare, e sappiamo bene, parafrasando il Genio di Pirandello, che saranno più le maschere che i volti che si incontreremo, ma anche questa è Politica: il confronto quotidiano è alla base, sta poi alle nostre capacità intellettuali capire se chi si ha di fronte mostra il volto o la maschera, e sempre a noi comprenderne comunque il significato per eviscerarne in concreto un messaggio di valenza politica.

Il compito è arduo, e non ci spaventa: la compagine attuale è composta da volti seri e capaci. Ma siamo all’inizio, stiamo seminando, e la foresta che cresce fa meno rumore dell’albero che cade. Ma starà a noi prendere quell’albero ad esempio per “concimare” la grande foresta socialista che rinasce.

Con profonda stima e gratitudine per la importante opera di informazione che prodiga.

F.to: Il Coordinatore Avv. Conantonio D’Elia

One thought on “P.S.I.: dal Vallo di Diano Conantonio D’Elia suona la sveglia

  1. Se il ponte di Caiazzano è stato attenzionato da tutti i partiti politici (PSI, FI, FdI, PD, Lega, ecc..) come mai è ancora chiuso e i lavori sono fermi???

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