“Ricia Tata”: la nostra storia

 

Aldo Bianchini

VALLO di DIANO – Un paio di mesi fa avevo già scritto sul libro “Ricia Tata”, scritto dal prof. Rocco Cimino di Teggiano per il Centro Grafico Tanagro di Tiziana Criscuolo, ma non avevo ancora assistito alla trionfale presentazione avvenuta la sera del 18 maggio 24 nella Chiesa di San Martino nel centro storico teggianese.

Un foltissimo pubblico ha fatto da corona ai tanti alunni della scuola primaria di Teggiano che hanno recitato alcune composizioni in vernacolo ben guidati dalle maestre Lina Federico e Maria Teresa Fusco.

Ed è proprio da questi alunni che è giusto partire per il commento alla straordinaria manifestazione; il connubio volutamente creato tra gli alunni delle primarie e lo scrittore prof. Rocco Cimino (già docente scolastico) ha sicuramente spinto l’immaginario collettivo di tutti i presenti (e non solo !!) in un viaggio culturale all’indietro per inseguire un passato che forse non ritornerà mai più, ma che ha segnato profondamente la storia e la cultura di un’intera comunità attraverso un linguaggio dialettico che seppure (forse !!) irripetibile può rilanciare un’epoca che tanto ha dato alla crescita ed allo sviluppo socio-economica del territorio.

Insomma, i ragazzini delle elementari sono stati i veri protagonisti della serata, e la sorpresa reale è stata quella di vedere con quanta partecipazione e senso di appartenenza ad una comunità si sono esibiti nel corso delle numerose chiamate sul palcoscenico pubblico al quale sicuramente non sono abituati.

Sono intervenuti don Angelo Pellegrino amministratore della cattedrale di Teggiano, il direttore generale della Banca Montepruno di Roscigno Michele Albanese, la professoressa Franca Maria Cancro, la professoressa Maria Gallo nel ruolo di moderatrice e lo stesso Rocco Cimino autore del libro.  A Walter Luisi e Michele De Paola è affidato il compito di recitare gli scritti dedicati alla loc. Pantano, scelti con cura per offrire a tutto il pubblico presente quel pizzico di emozione in più che non guasta mai, tra passato – presente e futuro.

Tutti di alta qualità gli interventi dei personaggi prima citati; si è passati dal direttore generale della Banca Monte Pruno Michele Albanese (ormai diventato un esperto comunicatore) a don Angelo Pellegrino (amministratore della cattedrale di Teggiano) per finire alla prof.ssa Franca Cancro (consorte del prof. Cimino).

Quest’ultimo intervento mi ha particolarmente colpito per la sua intensità emotiva; non nativa di Teggiano la professoressa Franca Cancro non solo ha sposato il prof. Cimino ma ne ha condiviso le scelte di vita e, soprattutto, ha fatto sue le passioni culturali e letterarie del marito dimostrando, così, di essersi perfettamente integrata nel tessuto sociale teggianese e di aver contribuito, con la sua opera di docente, alla crescita ed al consolidamento di quel tessuto.

Soddisfatto, molto soddisfatto, il prof. Rocco Cimino, autore del libro “Ricia Tata”; e mentre emozionato ringraziava il numeroso pubblico presente il suo pensiero sarà certamente andato al suo “tata” (il padre), al  suo “tatillu” (il nonno), allo “zio Peppe” (papà del prof. Salvatore Carrano) e allo “zio Antonio” (papà del preside Rocco Colombo) splendidamente rappresentati ella foto di copertina.

 

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