Aldo Bianchini
SALERNO – Quello che è accaduto nelle elezioni europee dello scorso 15 e 16 giugno 2024, soprattutto per quanto attiene la candidatura dell’avv. Enzo Maraio (segretario nazionale del PSI) e la sua mancata elezione, non l’avevo mai visto.
Seguo la politica dal 1960 e precisamente correva il giorno 4 novembre (venerdì) quando mi recai nel Teatro Verdi di Salerno dove si doveva celebrare la chiusura della campagna elettorale del sindaco uscente cav. Alfonso Menna, esponente di spicco della Democrazia Cristiana dell’epoca. Da giovane di sinistra rimasi, quella sera, molto colpito dalla grande folla che applaudiva freneticamente “don Alfonso detto Fonz’ a’ luce” e, sinceramente pensai che quell’entusiasmo fosse soltanto di maniera e assolutamente finalizzato al tornaconto personale. Non fu così, e Menna ottenne un plebiscito bulgaro che a Salerno non è’ stato mai più registrato.
Ma quelli erano altri, forse non c’erano i voltafaccia, i bugiardi e i traditori che oggi imperversano in tutti i modi e in tutte le manifestazioni politiche; e di questa vergognosa strategia politica è rimasto vittima anche il giovane e bravo avv. Enzo Maraio che mentre durante la campagna elettorale aveva raccolto una marea di consensi, dalle urne invece è uscito pesantemente sconfitto e con lui è stato sconfitto il PSI che, con tanti sacrifici, stava cercando di riportare a livelli elettorali più o meno accettabili.
Una debacle pesantissima è stata registrata nel Vallo di Diano (zona che conosco meglio rispetto ad altri territori) da dove il partito attendeva risultati lusinghieri e non una pesante sconfitta; il Vallo di Diano pieno zeppo di “vecchi accattoni fasulli socialisti” che ancora oggi emergono dalle nebbie del silenzio e si fiondano su ogni occasione da cui poter attingere qualche tornaconto personale; una vergogna davvero indescrivibile, proprio nel Vallo dove Maraio si era speso e si spende non solo nella riorganizzazione del partito ma anche nella proposizione di nuove e intelligenti linee politiche per il futuro.
Non capirò mai le dinamiche politiche che spingono soggetti, anche degni di ogni stima quando presi al di fuori della politica, a millantare promesse e poi a non mantenerle, ed a far finta di niente anche quando i risultati delle urne li fanno passare, all’occhio dell’immaginario collettivo, come voltafaccia – bugiardi e traditori.
Parlo di cose alle quali ho assistito direttamente, come a Sassano, comune dalle cui urne è saltato fuori un risultato davvero meschino con appena 59 voti per il candidato Maraio che poche ore prima del voto aveva ricevuto pubblicamente l’appoggio di amministratori e grandi elettori di tutto il Vallo al grido: “Caro Enzo vedrai che da Sassano e dal Vallo riceverai una grande sorpresa”; caspita e che sorpresa, una caporetto drammatica.
Spero da socialista che Enzo Maraio non demorda dal suo proposito di rifondare il PSI e mi auguro che il suo rappresentante del Vallo, avv. Conantonio D’Elia, sappia centellinare e scegliere chi dovrà affiancarlo in questa impresa, tenendo ferma la barra per evitare che sul vascello salgano sempre gli stessi voltafaccia – bugiardi e traditori.
“Fidarsi è bene, non fidarsi è meglio”, questo è il motto che deve accompagnare il segretario nazionale del PSI Enzo Maraio che si appresta a celebrare il consiglio nazionale del partito presso il Centro Don Bosco di Napoli (sabato 13 luglio 2024, ore 10) per annunciare, tra l’altro, i nuovi ingressi alla presenza di vecchi soloni come Claudio Signorile, Felice Iossa e Giulio Di Donato che, a risultati acquisiti, non so cosa e quanto hanno fatto per sostenere la candidatura del segretario nazionale.