PESTE SUINA: le orchidee della speranza perduta !!

 

Aldo Bianchini

(Nella foto in basso Michele Trotta)

VALLO di DIANO (09.07.24) – Sembrava essersi aperta la via della speranza per alcuni paesi del Vallo di Diano in merito alla cosiddetta “peste suina africana” apparentemente molto diffusa in alcune zone del Cilento e del Vallo di Diano; la strada l’aveva aperta il Comune di Sassano che era riuscita a strappare alla Regione Campania le necessarie autorizzazioni per celebrare l’annuale e rituale “Festa della Valle delle orchidee” che si è svolta domenica 16 giugno 24 sulle pendici del Monte Cervati in loc. Filano di Sassano; proprio nel bel mezzo della zona rossa ad alto rischio di contaminazione d peste suina.

Ma a gelare l’ambiente e chi sperava che la zona rossa diventasse meno colorata è arrivata la notizia pubblicata da Il Mattino del 5 luglio scorso (articolo firmato dall’ottimo giornalista Pasquale Sorrentino):

  • Novità, non buone, dal fronte peste suina che ha colpito l’area sud del Vallo di Diano e parte del basso Cilento. Il 28 giugno scorso, sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea sono state pubblicate alcune modifiche per le misure speciali per contenere l’infezione. Secondo il documento, nel mese di giugno 2024 sono stati individuati diversi focolai di peste suina africana tra i suini selvatici presenti nella regione Campania. La scoperta dei nuovi focolai ha aumentato il rischio, motivando una revisione delle misure.

Conseguentemente, senza farla lunga, molti paesi del Vallo di Diano e del Cilento dovrebbero andare ad aggiungersi nella zona rossa in cui già sono compresi comuni come: Sassano, Casaletto Spartano, Montesano sulla Marcellana, Casalbuono, Buonabitacolo, Sanza, Padula, Caselle in Pittari, Rofrano, Torre Orsaia, Alfano, Morigerati, Roccagloriosa (solo enclave), Tortorella (solo enclave).

In tempi brevi, quindi, stando alla notizia de Il Mattino, dall’enorme zona cuscinetto costituita dai rimanenti paesi del Vallo e del Cilento potrebbero essere scelti, a seconda del ritrovamento di eventuali carcasse di cinghiali, e fatti ricadere nella zona rossa che inspiegabilmente è stata disegnata, forse soltanto sulla cartina geografica, a zig zag  quasi come se gli animali selvatici avessero delle preferenze ben precise fino al punto di non varcare neppure di un centimetro i confini tra i tanti comuni.

Perché tutto questo ? perché nelle ultime settimane sarebbero state ritrovate una ventina di carcasse nei territori di Sanza e Caselle in Pittari.

Vedremo come andrà a finire, la situazione è tuta in divenire e dipende molto dall’interpretazione sia della circolare europea che dal ritrovamento di carcasse che i funzionari responsabile della Regione daranno.

Si spengono, quindi, in poche settimane tutte le speranze di risoluzione del grave problema segnalato dalla giovane commerciante di suinetti di Sassano, Michele Trotta, che ha scritto qualche settimana fa direttamente all’assessore all’agricoltura della Regione Campania, dr. Nicola Caputo, per chiedere una revisione delle zone rosse sulla base proprio di quelle autorizzazioni concesse al Comune di Sassano per la festa della “Valle delle orchidee”.

Le speranze, al momento, sembrano deluse.

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