Aldo Bianchini
SALERNO – Una notizi proveniente da Torino e pubblicata su Il Mattino del 5.7.24 sotto il titolo di “”Fassino, Appendino e Chiamparino prosciolti nel processo smog”” mi ha fatto riflettere a lungo sulla bontà di certe denunce che vengono dalle Associazioni e Comitati sulle quali e contro le quali ho scritto diverse volte in passato.
Ecco la notizia: “Sono stati tutti prosciolti all’udienza predibattimentale, e quindi senza passare per il processo, i sette ex amministratori comunali e regionali in Piemonte chiamati in causa dalla Procura di Torino per lo smog. Tra questi figurano gli ex sindaci Chiara Appendino e Piero Fassino e l’ex governatore Sergio Chiamparino. Fra i prosciolti c’è anche un ex assessore comunale Enzo La Volta (Pd), che stamani è stato assolto anche in un processo diverso. La sentenza è stata pronunciata dal giudice Roberto Ruscello «perché il fatto non sussiste». Il proscioglimento all’udienza predibattimentale, in base a quanto prevede il codice di procedura, viene deciso quando gli elementi acquisiti non consentono di formulare una ragionevole ipotesi di condanna. La decisione del giudice riguarda Sergio Chiamparino (ex presidente della Regione Piemonte), l’ex assessore regionale all’ambiente Alberto Valmaggia, gli ex sindaci di Torino Piero Fassino e Chiara Appendino e gli ex assessori comunali Enzo Lavolta (Pd), Stefania Giannuzzi (M5s) e Alberto Unia (M5s). Il procedimento aveva preso le mosse nel 2017 dopo un esposto di un cittadino, Roberto Mezzalama, ora presidente di un comitato, Torino Respira”.
Insomma una semplice associazione, anzi un comitato scomposto da un cittadino e forse sostenuto qualche amico distratto, può mettere in difficoltà un intero sistema politico-amministrativo-giudiziario fino al punto che qualche OM distratto chieda addirittura il rinvio a giudizio di personaggi non di secondo piano ma istituzionalmente importanti ed a livello nazionale.
Fortunatamente c’è stato un GUP che ha studiato le carte ed ha ridicolizzato sia il PM che il presidente del “Comitato Torino Respira” che fino a qualche giorno fa ancora si gongolava per essere stato capace di mettere a segno il colpaccio con la richiesta di rinvio a giudizio di Fassino, Appendino e Chiamparino.
Ed ora dovrebbe essere giunto il momento per tutti di capire come regolare il dilagare delle Associazioni e dei Comitati che a volte diventano strumenti per rivendicazioni personali di chi, semmai, viene bocciato o cacciato dai partiti e/o dalle varie istituzioni nazionali e locali.
Ogni paese di questo Paese è pieno zeppo di associazioni e comitati che fioriscono a decine alla stregua, come dicevo, di personali strumenti di potere e quasi come se si divertissero propongono ricorsi a iosa contro tutto e contro tutti. Tanto n on costa niente riproporre un ricorso anche senza passare attraverso il Tar in caso che il primo ricorso venga respinto; e così via fino alla ripetizione insistente, fino alla noia.
Se questa è democrazia dobbiamo tutti farcene una ragione ed accettare questo vergognoso sistema che molto spesso blocca, peggio della burocrazia, anche l’iter di tutto quello che la politica governante e non riesce a progettare.
E se è vero, come è vero, che le Associazioni e i Comitati producono un costo sociale altissimo, è davvero giunta l’ora di porre un solido rimedio.
L’ho scritto già altre volte, sarebbe sufficiente che chiunque presenta i ricorsi venisse obbligato a versare una grossa somma di denaro come cauzione che lo Stato potrà trattenere in caso di rigetto del ricorso ovvero di restituire in caso positivo.
Se il presidente del Comitato di Torino avesse dovuto depositare una grossa somma di denaro in accompagnamento al ricorso probabilmente personaggi come Fassino, Appendino e Chiamparino avrebbero potuto tranquillamente a svolgere il loro lavoro pubblico.