AL CONSORZIO  DI BONIFICA VALLO DI DIANO E TANAGRO NON È CAMBIATO NULLA ANZI LA SITUAZIONE È PEGGIORATA – “CONSORZIATI SEMPRE PIU’ VESSATI!”   INGIUSTIFICATO    AUMENTO DELLE TARIFFE

Riiceviamo dall’avv. Paolo Carrano (portavoce FdI di Teggiano) e pubblichiamo

 

VALLO di DIANO – Nonostante le promesse fatte, le assicurazioni e gli annunci sbandierati da parte della nuova amministrazione consortile , niente di tutto questo è stato fatto. I provvedimenti adottati dicono e dimostrano invece al contrario che si continua a gestire il Consorzio Consorzio di Bonifica Vallo di Diano e Tanagro sulle spalle degli agricoltori.

Come più volte denunciato hanno solo aumentato i ruoli consortili senza ridurre gli sprechi  e senza porre in essere nessuna strategia di rilancio.

Gli aumenti sono  inspiegabili e arbitrari e, soprattutto, mettono fortemente a  rischio l’economia imprenditoriale degli agricoltori del Vallo di Diano e di tutto l’indotto ad esso collegato.

Le imprese agricole sono sfiancate e con questi imprudenti aumenti vengono ulteriormente danneggiate.

Le aziende agricole di tutti i settori sono già distrutte da aumenti eccessivi dei costi relativi al gasolio, le materie prime, la bolletta energetica, dei trasporti e di ogni servizio connesso al settore.

Al contempo, anche i prezzi riconosciuti ai prodotti del comparto sono incongrui e tanto bassi da non assicurare nemmeno la possibilità di coprire le spese.

Ricordo a me stesso che ” I Consorzi di bonifica  si occupano della gestione, della manutenzione ordinaria e straordinaria, della vigilanza delle opere pubbliche degli impianti di bonifica e di irrigazione. All’interno di ciascun bacino gli imprenditori, agricoli e non agricoli, proprietari, enfiteuti o affittuari, sono tenuti per legge (o per contratto) al pagamento dei contributi consortili solo in proporzione al beneficio che essi traggono secondo quanto stabilito dalle tabelle di contribuzione predisposte dagli stessi enti consortili.

La ripartizione delle spese, quindi, dovrebbe avvenire in ragione dei benefici effettivamente conseguiti a seguito della realizzazione e messa in funzione delle opere e degli impianti. 

In pratica  se già i tributi sono sempre mal sopportati, perché incidono sul bilancio familiare dei contribuenti, ancor di più diventano odiosi se a fronte di una richiesta di pagamento avanzata da un Consorzio di Bonifica vi è un aumento delle tariffe su una scarsa, se non nulla, attività di infrastrutturazione e manutenzione relativa agli interventi irrigui, la cartella non dovrebbe essere nemmeno inoltrata, oppure,  determinata sulla base dell’ effettivo servizio offerto ai Consorziati nel  territorio di competenza .

Alla luce di tutto questo, appare ancora più giustificabile impedire ai Consorzio di Bonifica di  dare  corso all’ aumento delle tariffe dei contributi annuali ai consorziati quando gli stessi non ricevono benefici specifici, concreti e diretti  e , pertanto, rivolgo  un’  appello all’Assessore alle politiche agricole della Regione Campania , affinchè adotti  provvedimenti mirati  per evitare che ingiusti aumenti continuino ad essere applicati.

 

Fratelli d’Italia

Avv. Paolo Carrano

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