GENNARO MUCCIOLO: un socialista-socialista !!

 

Aldo Bianchini

(nella foto l’on. Gennaro Mucciolo con Enzo e Angelo Maraio)

SALERNO – La speciosa e scontata ritualità non manca mai, e non è mancata nemmeno nel caso dell’inaspettata morte di Gennaro Mucciolo (socialista di Castel San Lorenzo), già consigliere regionale e già segretario provinciale del Partito Socialista Italiano in uno dei momenti più drammatici della sua storia. Un profluvio di parole convenzionali e di sperticati elogi per un personaggio che sicuramente è stato un uomo perbene ed un politico navigato, con alti e bassi che hanno contraddistinto l’uomo e il padre di famiglia prima ancora che il politico.

Una ritualità scontata che spesso rasenta la pura adulazione anche, in qualche caso, per personaggi che non lo meritano affatto “… si, però nel profondo dell’anima era un buono ed ha fatto tanto bene …”.

Questo, ovviamente, per linee generali; nello specifico di Gennaro Mucciolo posso soltanto dire che è stato un “socialista – socialista” a tutto campo; l’ho incontrato pochissime volte negli ultimi quarant’anni e lo conosco, quindi, soltanto come personaggio pubblico che sicuramente non si sottraeva al dibattito, passando per quello che era un suo pregio: l’ascolto.

In queste ore un po’ tutti si sono impegnati a disegnare il ricordo dell’uomo e del politico Mucciolo senza riserve nell’utilizzo di appellativi che ne hanno esaltato la sua figura complessiva; una figura che mancherà al partito socialista così come agli uomini che lo fecero grande, che lo hanno distrutto e che cercano di ricostituirlo.

Tre momenti particolari hanno contraddistinto la mia conoscenza di Gennaro; il primo risale al 1992, il secondo al 2006 e il terzo al 23 maggio di quest’anno.

Aprile 1992:

“”SALERNO – Verso la fine del mese di aprile del 1992 il PSI salernitano era già travolto da una tempesta assolutamente inattesa e per questo difficilmente controllabile. Le notizie di clamorose inchieste giudiziarie contro il partito si accavallavano ogni giorno, in molti prefiguravano scenari apocalittici nonostante i luoghi del potere vero fossero ancora presidiati dagli uomini di Carmelo Conte… Fu indetta una riunione degli “stati generali” del partito da tenersi nella sede provinciale, quella nel palazzo del cinema Capitol, una riunione che si annunciava drammatica e, forse, da ultima spiaggia. Mi preparai adeguatamente in redazione (ero direttore di Tv Oggi) prima di andare alla battaglia nella tana del lupo; era questa l’impressione che avevo di quella convocazione … Accompagnato da Mario Lo Bianco (regista tv) entrai nella sede del partito accolto da una malcelata ostilità da parte delle poche persone presenti nell’entrata. Il salone, invece, era gremito di gente; al mio ingresso cominciarono tutti a borbottare prima a bassa voce e poi sempre con tono aggressivo più alto fino a gridare la mia espulsione da quella sale per una presunta indegnità che, sinceramente, non mi spiego neppure oggi, nonostante siano passati più di trent’anni. Si creò un parapiglia generale, con spintoni e grida; dopo qualche secondo, però, la voce durissima del sindaco Giordano zittì tutti. <<Silenzio, fermi tutti, Bianchini è un socialista, suo padre era nel partito già negli anni ’50, ha diritto di assistere alla riunione, adesso basta>>. Una voce dal retro intimò ancora la mia cacciata, ed ecco che dal tavolo della presidenza (dove era seduto insieme a Giordano, Conte, Aversano ed altri) si alza Gennaro Mucciolo per dire. <<Ha ragione Giordano, date una sedia a Bianchini in prima fila, ha diritto a stare con noi a patto che faccia uscire la telecamera dalla sala>>. La proposta mi sembrò assolutamente ragionevole, bastò un mio cenno e Mario subito uscì fuori. Furono minuti di grossa tensione psicologica e fisica, rimasi seduto per tutta la durata della convention …””

 

Marzo 2006:

“”L’epoca, se non sbaglio, è proprio quella. Si dovevano fare le liste per le elezioni politiche del 9-10 aprile 2006 dopo il quinquennio berlusconiano. Al di là della candidatura di Vincenzo De Luca, un po’ tutti gli ambienti politici premevano per il ritorno nella mischia di Carmelo Conte (già ministro per le aree urbane) anche se i vertici del partito ostacolavano tale scelta in ragione del fatto che sul capo dell’ex ministro pendevano ancora alcuni processi di tangentopoli. La mediazione fu affidata a Gennaro Mucciolo che da Roma propose ai vertici la candidatura di riserva, cioè quella di Federico Conte. Quest’ultimo con grande dignità rispose pressappoco così: “In casa mia uno solo fa politica ed è mio padre”, poi l stori dimostrerà ilcontrrio. L’azione di pontiere di Gennaro Mucciolo continuò e da Roma si spostò a Napoli. Un pomeriggio di quel lontano mese di marzo aspettai all’imbocco della tangenziale di Salerno (Sala Abbagnano) l’arrivo da Napoli dell’ex ministro per recarci, dopo, se ricordo bene a Sassano per un impegno politico. Quando arrivò l’on. Conte in macchina non era da solo, credo ci fosse anche Salvatore Aversano; salii a bordo e chiesi subito come fosse finita la partita giocata a Napoli. Senza alcuna esitazione e con il viso ieratico l’ex ministro mi disse che il candidato del partito era Gennaro Mucciolo. “Caspita -risposi io- allora ti ha tradito ?”. Lapidario come sempre, senza alcuna variazione del tono muscolare mascellare, rispose: “No, assolutamente no. E’ politica”; ed io zittii.

 

Maggio 2024:

Da qualche tempo non sentivo Gennaro Mucciolo, quando il 23 del mese di maggio di quest’anno ho scoperto su F.B. un post scritto in merito alle scelte che ogni socialista era chiamato a fare a favore o meno della candidatura alle europee di Vincenzo Maraio:

  • Ci sono scelte che fai con il cuore. Altre che fai con la ragione. Raramente alcune le fai con entrambi! Per appartenenza, cuore e ragione io scelgo Enzo Maraio! #Scelgo chi guarda all’Europa e non dimentica le sue radici. #Scelgo chi attraverso una rete di amministratori e militanti può rappresentare il nostro ed il suo territorio ! ️CHI È?👇 (per un voto consapevole): Avvocato, ha abbracciato fin da giovanissimo l’impegno politico; nel 2001 venne eletto segretario provinciale dei Giovani Socialisti di Salerno, divenendo membro della segreteria nazionale giovanile del partito per diversi anni. Tra il 2009 ed il 2012 fa anche parte di Anci giovane sia a livello regionale che nazionale in Commissione cultura e turismo. Entrato a far parte delle direzioni regionale e nazionale del PSI, assunse numerose cariche nel partito: responsabile del Mezzogiorno e Coordinatore della Consulta degli Enti Locali, fino ad essere nominato Responsabile nazionale dell’Organizzazione. Alle elezioni regionali in Campania del 2015 si candida nella lista del PSI, sempre nella coalizione del candidato di centro-sinistra, il sindaco uscente di Salerno De Luca, venendo eletto consigliere regionale in Campania (con oltre 7.300 preferenze nella circoscrizione di Salerno[3]) ed entra a far parte dell’Ufficio di Presidenza come segretario del consiglio regionale il 9 luglio; è componente della Commissione Bilancio e della Commissione speciale anticamorra e beni confiscati alla criminalità organizzata. Collocandosi nella stessa area del segretario Riccardo Nencini, gli subentra come segretario nazionale, eletto per acclamazione in occasione del congresso straordinario del PSI del 31 marzo 2019 ️sempre dalla stessa parte️ @mettere in evidenza #europee2024 #maraio #coerenza

Probabilmente questa, secondo me, è stata l’ultima grande lezione di come si deve essere socialista impartita a tutti da un vecchio socialista-socialista, altro che storie. La riflessione rispecchia l’uomo e il politico Gennaro Mucciolo che nell’or decisiva della scelta irrevocabile ha fatto prevalere il senso di appartenenza ad un glorioso partito come il PSI; è stato fermo, deciso e convintamente socialista, Gennaro, in quello che si è rivelato come il suo ultimo appello; è stato saggio e coraggioso, ed ha superato anche vecchi dissapori con Maraio per privilegiare il partito, l’ideologia e l’appartenenza.

Insomma Mucciolo non ha fatto come tanti altri vecchi soloni, ha preferito la lotta alle comode poltroncine; peccato che sia andato via così velocemente.

 

One thought on “GENNARO MUCCIOLO: un socialista-socialista !!

  1. Il Prof. Gennaro Mucciolo, già Sindaco del suo paese, Castel San Lorenzo , Vice Presidente del Consiglio Regionale della Campania, segretario provinciale del partito Socialista Italiano , ha lasciato un messaggio nobile ai giovani del nostro territorio: ‘’ di partecipare alla vita politica. A quelli che la demonizzano dico che è la politica a determinare le regole del nostro vivere civile. Partecipare ai processi politici significa confrontarsi, a volte anche scontrarsi sui problemi. Una comunità senza confronto è destinata a perire. Il confronto fa crescere. Si migliora come individui e si dà un contributo alla crescita della società nel suo insieme“.

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