Aldo Bianchini
SALERNO – Il teatro “Mario Scarpetta” di Sala Consilina gremito di spettatori per celebrare l’ennesimo straripante successo dell’Associazione Sportiva Dilettantistica Salus Sport, (Centro Fitness – Palestra Salus- Scuola di danza) con sede in Prato Perillo di Teggiano; un successo che sugella e storicizza l’avvenuta totale ripresa e rilancio dell’attività del centro all’avanguardia nel Vallo di Diano e non solo, dopo la tremenda stagione della paurosa pandemia che aveva fermato quasi ogni iniziativa imprenditoriale.
“Da Paola a Zenda il risultato non cambia, anzi raddoppia” ho scritto nel titolo di questo editoriale; ed è proprio quello che è stato registrato quest’anno, nella serata di mercoledì 12 giungo scorso, tra consensi molto marcati e clamorose cascate di applausi a scena aperta. Ciò per significare la grande professionalità offerta dalle due presentatrici che hanno dato lustro nelle ultime due edizioni all’esibizione di tantissimi, piccoli e grandi, interpreti della magnifica scuola teggianese.
Paola e Zenda sono, in ordine di tempo, le due ultime presentatrici dello show, molto simile ad una commedia musicale di americana memoria, che ormai è ben saldamente stretto nelle mani del suo naturale sceneggiatore, regista e produttore: Franco D’Elia, che negli anni ha dimostrato un’abilità non comune nel saper scegliere il meglio dalle varie esperienze coreografiche, direzioni artistiche e finanche costumistiche, per arrivare ad impossessarsi delle redini dell’intera organizzazione che oggi si muove all’unisono e nella ferrea linea imposta dall’espertissimo Franco.
Dietro lo sceneggiatore, regista e produttore “Franco” c’è da sempre una famiglia solida e ben articolata (la moglie Michelina e i figli Antonia e Luigi) che fa sintesi con la sua proiezione esterna assicurata dall’ing. Donato Benvenga (e dalla moglie Pina D’Elia, sorella di Franco) che nella vita di tutti i giorni è il cognato di Franco D’Elia.
Ragazze e ragazzi hanno dato vita allo show musicale con grande senso di appartenenza e di partecipazione nel segno che l’evento è atteso, sentito e molto partecipato; una cinquantina in tutto tra ragazze e ragazzi, i cui nomi distinti per categorie potete leggere nella locandina “dancers” pubblicata nel contesto di questo editoriale.
Coordinare e dirigere tutti questi ragazzi (alcuni giovanissimi) non è mai impresa facile; il tutto è affidato nelle competenti mani di numerosi esperti della difficile e faticosa specialità della danza attraverso le sue diverse sfaccettature: classico coppèlia – modern – jazz – hip-hop, latino-reggaeton e taranta: Manuela Cantelmi (danza, direttore artistico), Luana Di Lillo (danza classica), Tania Di Bella (zumba, coordinatore tecnico), Elizabeth D’Aloia (fit jump, coordinatore tecnico), Rita Roggio (costumista, direttore artistico), Antonia D’Elia (coordinatore tecnico), Antony Focarile (coordinatore tecnico), Rosetta Caiafa (assistente tecnico)
Il resto, foto – audio – luci e video affidati ad Andriuolo, precedenza music & service, e Antonietta Santomauro.
Un mix di sogni, di aspettative, di certezze, di professionalità e di esigenza di emergere che non è facile contenere e gestire in un assemblaggio globale che soltanto uno sceneggiatore, regista e produttore del calibro di Franco D’Elia può condensare in uno spettacolo di danza e musica che, anno dopo anno, va prendendo sempre di più le sembianze di un evento che illumina l’intero Vallo di Diano.
Anche perché Franco D’Elia con la sua sensibile emotività riesce ad entrare nell’immaginario collettivo trascinandolo in un turbinio di emozioni che segnano inevitabilmente quelli che seguono lo spettacolo. E così, il bravo Franco, riesce a nascondere elegantemente quegli aspetti burberi del suo carattere, senza i quali l’imponente castello della sua organizzazione rischierebbe di andare alla deriva tra sogni – aspettative – certezze – professionalità di quelli che gli stanno intorno e che con lui contribuiscono allo straripante successo dell’annuale show/spettacolo.
