Aldo Bianchini
VALLO di DIANO – Un tempo, o meglio ai tempi del mitico personaggio di Piazza Portanova a Salerno, per accreditarsi come grandi elettori in politica era sufficiente gridare con forza “Vota e fai votare Fonz ‘a patana”.
Questo a Salerno, mentre nel Vallo di Diano le componenti, oggi, per accreditarsi come grande elettore sono almeno due: “Vota e fai votare contro Pellegrino” ed anche il modernissimo “taglia, cuci e modifica le foto” scattate durante manifestazioni ufficiali in presenza di candidati di spicco imposti dall’alto.
Il fato, però, ha voluto che Tommaso Pellegrino (alludo al consigliere regionale di Italia Viva) ha vinto dove nessuno pensava potesse vincere (cioè a Sala Consilina, dove si è registrata la clamorosa uscita di scena dell’ex sindaco Cavallone) e il famigerato “taglia, cuci, modifica le foto” è stato subito scoperto ed ha generato una serie di telefonate incrociate e velenosissime tra sindaci, consiglieri regionali e provinciali, che hanno determinato un nuovo ed ancor più clamoroso flop della “scuola di politica di frattocchiana memoria” inaugurata nel Vallo con il maldestro tentativo di golpe contro il sindaco di Sassano Mimì Rubino e il tentativo di contrastare la vittoria di Cartolano a Sala; due i momenti strategici clamorosamente falliti che aggiunti ai due precedenti fanno quattro.
Troppi per una “scuola di politica” nata da poco con premesse e promesse non mantenute, una scuola che già viene messa in discussione ai piani alti del “sistema di potere politico deluchiano”, addirittura filtrano insofferenze dalle segrete stanze di Palazzo Santa Lucia a Napoli.
E veniamo alla foto taroccata che in un sol colpo ha determinato l’eliminazione di almeno quattro esponenti del PD presenti (come recita la foto in alto) alla visita dell’allora candidato alle Europee avv. Raffaele Topo (portato dai deluchiani) a Padula presso l’ottimo agri-turismo Bove-Ferrigno durante la campagna elettorale.
La foto in basso, però, opportunamente ma anche maldestramente tagliata quasi come a voler dire che il successo di Topo è stato ottenuto soltanto dai politici rimasti, come superstiti, nella foto stessa.
E i tre sindaci e il vice presidente della Provincia, tagliati, dove sono andati a finire ? Da qui la rabbia e il conseguente giro vorticoso di telefonate anche per capire chi ha organizzato e diffuso statistiche elettorali di merito ma non rispondenti alla realtà pur di accreditarsi come unico-vero grande elettore; statistiche dalle quali sono stati epurati l’insuccesso di Corrado Matera a Monte San Giacomo (solo 8 voti) e il buon successo di Giovanni Guzzo con un voto civetta (90 voti) che sommati a quelli di Matera avrebbero prodotto, in termini teorici, il sorpasso da parte della opposizione venuta fuori dalle ultime elezioni amministrative. Quinto flop della scuola di politica. E questo solo per fermare la nostra attenzione sull’ameno paese che era stato, in tempi ormai lontani, il più socialista d’Italia.
Io non conosco gli intrecci che determinano le strategie politiche, so per certo che in politica può accadere tutto e il contrario di tutto pur di rimanere a galla; possibile, quindi, che tante alleanze bi o tri laterali anti Pellegrino possano subito squagliarsi al primo sole dell’annunciato, come imminente, rimpasto generale dell’ordine disciplinare delle cariche da riassegnare; tanto da vedere o rivedere nuovi abbracci forzati tra personaggi che fino ad ieri si sono combattuti e che da domani potrebbero passeggiare comodamente sottobraccio; il tutto, ovviamente, all’ombra di quel “Vangelo secondo Zambrotti” (guidato e spiegato da Vittorio Esposito ed Enrico Zambrotti anche nelle Chiese) che sicuramente inciderà anche direttamente su diverse amministrazioni del comprensorio a cominciare da Teggiano dove Michele Di Candia potrebbe essere chiamato a far posto al suo tutor Corrado Matera.
Ed è stata sufficiente, infine, la presentazione del libro “Pietro Cusati, giornalista per passione” per dar vita ad alcuni improvvisati vertici a due (nel palazzo Picinni di Sassano) sotto gli occhi di tutti tra Esposito e Rubino, tra Pellegrino e Esposito, tra Rubino e Romano: per i nuovi sviluppi politici ? vedremo.
L’ultima riflessione voglio però, dedicarla direttamente al governatore on. Vincenzo De Luca ed alla sua capacità di andare a scovare i candidati (nella fattispecie l’iper votato Lello Topo, già sindaco di Villaricca) nella ristretta area di una cinquantina di chilometri quadrati nella “terra dei mazzoni” tra: Villaricca (30mila ab.) – Giugliano – Magliano – Calvizzano – Qualiano – Corigliano – Castello Monteleone – Canosa – Caivano (prov. di Napoli) e a poca distanza (solo 19 km) da Casal di Principe – San Cipriano d’Aversa – Villa di Briano (prov di Caserta), ecc. ecc.