da Pietro Cusati (Giurista-Giornalista)
La pratica commerciale è scorretta quando, in contrasto con il principio della diligenza professionale, falsa o è idonea a falsare in misura apprezzabile il comportamento economico del consumatore medio che raggiunge o al quale è diretta.Il Codice del Consumo distingue le pratiche commerciali ingannevoli e aggressive.Le prime (articoli 21-23 del Codice del consumo) sono idonee a indurre in errore il consumatore medio, falsandone il processo decisionale. L’induzione in errore può riguardare il prezzo, la disponibilità sul mercato del prodotto, le sue caratteristiche, i rischi connessi al suo impiego. L’Antitrust considera illecite anche le pratiche che inducono il consumatore a trascurare le normali regole di prudenza o vigilanza relativamente all’uso di prodotti pericolosi per la salute e la sicurezza o che possano, anche indirettamente, minacciare la sicurezza di bambini o adolescenti. Se l’impresa agisce con molestie, coercizione o altre forme di indebito condizionamento, il suo comportamento è considerato aggressivo (articoli 24-26 del Codice del consumo). L’aggressività di una pratica commerciale dipende dalla natura, dai tempi, dalle modalità, dall’eventuale ricorso alle minacce fisiche o verbali.L’Antitrust con provvedimento del 29 maggio 2024 ha irrogato in solido a Mooney S.p.A., emittente e gestrice della carta prepagata Mooney, e a Mooney Group S.p.A., capogruppo che detiene il controllo totalitario di Mooney S.p.A., sanzioni amministrative pecuniarie per circa 2,5 milioni di euro. Le due società hanno omesso un efficace e tempestivo controllo sul rilascio e sul corretto utilizzo delle proprie carte, agevolando così la pratica commerciale scorretta, consistente in ingannevoli richieste di pagamento, apparentemente trasmesse dalle Camere di Commercio. Inoltre non hanno effettuato accertamenti per individuare carenze informative e gestionali sulle procedure di blocco e di sblocco delle Carte Mooney.Le indagini sono state avviate dopo che l’Autorità ha ricevuto un buon numero di segnalazioni, da parte dalle microimprese destinatarie delle richieste, nelle quali le carte prepagate Mooney venivano citate spesso quale strumento su cui effettuare il pagamento.Nel corso del procedimento è stato accertato che Mooney S.p.A., nonostante fosse venuta a conoscenza del ricorrente utilizzo delle proprie carte per questi scopi illeciti, ha omesso di adottare tempestive iniziative per fronteggiare il fenomeno. Tale condotta integra una pratica commerciale scorretta in violazione dell’articolo 20, comma 2, del Codice del Consumo, perché contraria alla diligenza professionale cui deve attenersi un operatore come Mooney S.p.A., tenuto conto tra l’altro del settore in cui opera e della gravità del fenomeno segnalato.Sono risultate, inoltre, ingannevoli e fuorvianti le informazioni e le modalità con cui Mooney S.p.A. attivava la procedura di blocco delle proprie carte e la gestione dei blocchi e degli eventuali sblocchi, in alcuni casi impedendo ai titolari delle carte di utilizzarle per un periodo di tempo non definito. Questa condotta integra una pratica commerciale scorretta in violazione degli articoli 20 comma 2, 21, 22, 24 e 25 del Codice del Consumo, perché idonea a condizionare indebitamente la libertà di scelta dei consumatori in relazione alla fruizione della carta prepagata Mooney e ad ostacolare l’esercizio dei propri diritti contrattuali.