CASCIELLO: dal sacrificio del 1997 alla consapevolezza di oggi … sempre per la legalità e la trasparenza con umiltà

 

Aldo Bianchini

SALERNO – Era il 16 novembre del 1997 quando dalle urne delle elezioni amministrative venne fuori il risultato elettorale, quasi bulgaro, che con 68.798 (percentuale del 71,32) decretava una specie di “gloria popolare” per il maturo – scaltro e prepotente Vincenzo De Luca e la ricusazione quasi naturale nei confronti del giovane e baldanzoso giornalista che aveva osato, da solo, sfidare il gigante che stringeva fra le mani la volontà popolare.

Quel giovane baldanzoso giornalista aveva ed ha un nome e un cognome, si chiamava come si chiama anche adesso Luigi Casciello (detto Gigi); e come allora anche oggi è mosso da un innato senso di ribellione di fronte alla strumentalizzazione della volontà popolare per penetrare l’immaginario collettivo a fini politici e personali.

Conosco da tantissimi anni Gigi Casciello, di lui ho sempre pensato in maniera positiva grazie alle sue doti di ottimo giornalista e strenuo organizzatore e difensore di varie testate giornalistiche che, in città, hanno rappresentato una sicura e severa scuola per tantissimi giovani giornalisti.

E da ottimo giornalista è riuscito con facilità a fare sempre gruppo, nel giornalismo come in politica, nell’ottica di una lealtà ideale che lo contraddistingue da tanti altri; per anni ha militato nelle fila di Forza Italia stabilendo un rapporto solidissimo con l’ex ministra Mara Carfagna (attuale presidente di Azione); è entrato a pieno titolo nel Parlamento Nazionale nel 2018 per rimanerci fino al 2022 con una intensa attività parlamentare, soprattutto in forza delle ragioni del territorio.

Poi è arrivata la svolta politico-ideologica e con la Carfagna è approdato nelle file di Azione (partito creato da Carlo Calenda) dopo un seria riflessione durante il governo Draghi e l discesa in campo con una nuova e più calzante identità politica.

Oggi scende in campo nelle liste di Azione per concorrere alla conquista di un posto nel Parlamento Europeo con idee già molto chiare: “”Più Mezzogiorno in Europa? È una sfida complicata, perché il Mezzogiorno è totalmente ignorato dalla maggioranza di governo di questo paese””.

Ma c’è di più, il candidato Gigi Casciello si spinge anche oltre e già mostra la sua versatilità su tematiche di grandissimo interesse nazionale e tuona contro il governo Meloni: “”È stata chiusa persino l’Agenzia della Coesione, è stato centralizzato tutto nelle mani del ministro Fitto con risultati scadenti; si è aperta la solita polemica tra la regione Campania e il governo sui fondi della questione ma quando siamo stati noi al Ministero con il ministro Mara Carfagna, per la provincia di Salerno abbiamo realizzato cose importantissime: il finanziamento per la Fondovalle Calore; con i fondi della coesione sono riuscito a far approvare un emendamento per il completamento della metanizzazione in 60 Comuni del Cilento, senza dimenticare il 40% dei fondi destinati finalmente al sud grazie ad una legge voluta dal ministro Carfagna e quindi da quello che siamo riusciti a realizzare in quel periodo col Governo Draghi”” (fonte leCronache.it).

Auguro a Gigi tutto il bene possibile; la lotta è dura ma sicuramente il responso del’ 8 e 9 giungo sarà soddisfacente.

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