FALCINELLI: rispetto delle regole e … quando non si dice tutta la verità

 

Aldo Bianchini

SALERNO – Faccio una premessa essenziale: “Io vivo nella contea di Miami (USA) per diversi mesi all’anno e già da una decina di anni”; credo, quindi, di conoscere un pochino le regole che sostengono la democrazia americana e, nella fattispecie, quella della Florida che rispetto a tutti gli altri stati è sostanzialmente diversa in quanto subisce l’influsso e la pressione di una devastante illegalità discendente dagli immigrati (spesso clandestini) provenienti dai Paesi dei Tropici e dal Golfo del Messico.

Uno stato, dunque, che cerca nella fermezza delle regole di salvare la propria democrazia; e la Florida è anche uno stato in cui l’inviolabilità, soprattutto fisica ancorchè morale, degli agenti di polizia è sacrosanta.

Una inviolabilità che determina nella controparte (i controllati) una sorta di immobilizzazione fisica totale; cioè quando si viene fermati non si può e non si deve fare alcuna gesticolazione.  nemmeno il più piccolo ed apparentemente insignificante movimento.

Se non si conoscono queste regole i viaggi verso la Florida e, soprattutto, verso Miami possono facilmente trasformarsi in avventure poco piacevoli. E può accadere, come per Chicco Forti, che per risolvere un problema ci vogliono anni e anni.

In questi giorni si fa un gran parlare, sui network televisivi nazionali, del caso del giovane italiano Matteo Falcinelli fermato all’uscita d un locale notturno (che a Miami non gode di buona fama) dalla polizia dello stato (c‘è molta differenza tra la polizia locale, quella statale e quella federale, oltre a quella della contea) per un controllo di routine, almeno così è stato detto. Cosa sia successo tra il giovane e la polizia alo sanno ovviamente soltanto loro; la polizia sostiene che il giovane abbia messo uno mano sul petto dell’agente, il giovane nega.

Al di là di come finirà la vicenda, l cosa che più mi ha lasciato basito è il modo con cui i conduttori dei grandi salotti televisivi hanno narrato la vicenda; prima fra tutti la mielosa Eleonora Daniele per “Storie Italiane” su Rai/1. La mattina del 16 maggio scorso nel corso di un collegamento in diretta con Miami, dove c’era Falcinelli con la mamma, ho ascoltato di tutto e di più; ma mai che la conduttrice avesse accennato alle regole rigide che sorreggono la democrazia americana che è una democrazia con precisi paletti.

Parlano, tutti, come se gli USA fossero come l’Italia dove entra e esce chi vuole in barba ad ogni regola di convivenza civile.

C’è stato addirittura un idiota, spacciato per opinionista, che ha messo in dubbio le regole  e i diritti civili degli USA senza minimamente accennare al fatto che le vere democrazie si reggono con regole rigide; e lì, negli USA, se c’è da sgombrare un’università lo si fa senza tanti giri di parole. Qui da noi si consente ad una sfacciata ed impudente ragazzina di leggere in un ateneo un comunicato con rabbia e livore contro un ministro quasi fosse la detentrice di tutte le verità.

 

 

 

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