Aldo Bianchini
SALERNO – Lui stesso lo ha detto e lo ha ripetuto; senza falsi infingimenti è la sacrosanta verità, soprattutto dopo il deposito delle liste per le elezioni Europee 2024: Vincenzo Maraio, giovane avvocato salernitano e segretario nazionale del Partito Socialista Italiano (P.S.I.), è l’unico vero leader di sinistra del sud e per il sud candidato come capolista per la circoscrizione meridionale con l’alleanza partitica denominata “Stati Uniti d’Europa” che comprende diverse anime: “PSI – Libdem Europei – Italia Viva – *Europa con Emma Bonino – Volt”.
Un’alleanza eterogena, a detta di molti; comunque un’associazione di partiti che traggono le loro origini dal pensiero di sinistra della nostra Nazione e del resto d’Europa.
Non è un caso, dice Maraio, che “Il centrodestra cancella la questione Sud. La scelta dei capolista, tutti del centro o del Nord Italia, è indicativo dell’attacco alla questione meridionale. Tajani, Vannacci, Meloni, con le loro candidature, commissariano la classe dirigente del Mezzogiorno”.
E con questa affermazione, il giovane Maraio, zittisce anche tutte quelle male lingue che lo volevano asservito totalmente al governatore De Luca pur di ottenere la candidatura alle Europee quale sua ultima spiaggia politica per rimanere al centro del dibattito locale e nazionale.
Per quanto io ne possa capire di politica e per come l’ho seguita almeno negli ultimi sessant’anni la situazione dei rapporti tra De Luca e Maraio mi appare esattamente al contrario di come la vogliono dipingere i suoi detrattori.
Siamo di fronte ad un fenomeno straordinario e irripetibile chiamato “La nemesi di De Luca” (così lo descrive l’avv. Salvatore Memoli in un recentissimo editoriale pubblicato su questo giornale) con un unico destinatario alla pari e non servitore; e costui è proprio Vincenzo Maraio (detto Enzo), vero salvatore del PSI in campo nazionale attraverso la mobilitazione dei giovani che in tantissimi sono accorsi, dalla provincia di Salerno e non solo, sotto l’ombrello del profumo dei garofani.
Non conoscono le statistiche reali della rappresentazione anagrafica dei vari partiti; scommetto, comunque, che nel PSI innovatore di Maraio ci sono davvero i giovani come alfieri di un sicuro futuro politico e dirigenziali del Paese.
Scrive l’avv, Memoli nel suo editoriale:
- “”… De Luca voterà alle europee un socialista. Non uno qualsiasi, il Segretario Nazionale del Partito Socialista Enzo Maraio! Per la verità si tratta di persona meritevole, dinamica e degna di stima. Ma la stima che possiamo riconoscergli noi non é la stessa di quella che gli riserva Vincenzo De Luca. Il Governatore, a giusto motivo, è in guerra con la segretaria del suo partito Elly Shlein e per questo ha deciso di non votare i suoi candidati del PD, nella sua Regione Campania. Occasione ghiotta per Maraio! Non gli sarà sembrato vero che per dispetto sarà stravotato da tutte le truppe cammellate del Ras dei voti del Sud e non crederà ai suoi occhi se avrà un posto in Parlamento Europeo, a dispetto di Annunziata ed altri sodali del PD …””.
Io, nel rispetto assoluto del pensiero di Memoli, credo che bisognerebbe aggiungere che De Luca non pensa affatto alla Schlein ma si preoccupa, invece, della destra che non potrà più essere il suo serbatoio naturale di voti per tantissime ragioni.
Onore al merito, dunque, per Vincenzo Maraio che in questa consultazione europea non reciterà assolutamente il ruolo di “sudditanza” verso De Luca ma sarà (come è !!) il leader di un rinato partito socialista che ha finalmente piegato e costretto il “ras dei voti del sud” a ritornare sui suoi passi ed a rivalutare i socialisti che negli anni ’90 aveva calpestato e massacrato; per questo, come ho già scritto, i vecchi leader del PSI (a cominciare da Carmelo Conte per finire al sempre presente avvocato Umberto Del Basso De Caro che dopo ver ottenuto tutto e di più dal PSI ora è schierato sicuramente contro chi quel PSI lo ha rigenerato, ripulito e rilanciato), invece di sostenere Lucia Annunziata, che dal sud ha solo preso e mai dato, dovrebbero tutti e con convinzione schierarsi dalla parte di Vincenzo Maraio (detto Enzo).