da SalernoToday.it (Roberto Junior Ler)
Ci sono sfide alle quali non ci si può né ci si deve sottrarre”. Con queste parole Gigi Casciello risponde a Salernotoday in merito alla sua candidatura al parlamento europeo nella lista di Azione-Siamo Europei di Carlo Calenda. Casciello, giornalista ed ex deputato, da sempre fedelissimo di Mara Carfagna, è candidato nella circoscrizione meridionale che comprende le regioni Abruzzo, Campania, Calabria, Basilicata, Molise e Puglia.
Come nasce la sua candidatura al Parlamento Europeo?
“Ci sono sfide alle quali non ci si può né ci si deve sottrarre. E le prossime saranno sicuramente le elezioni più importanti per il futuro dell’Europa e dell’Italia in Europa per le grandi questioni da affrontare: la guerra in Ucraina, l’emergenza agroalimentare, la transizione energetica”.
Quali sono i temi che sta affrontando in questa campagna elettorale?
“La difesa unica e una politica estera unitaria, come affrontare le politiche agricole per le quali vanno coniugate le esigenze dei produttori in termini di sostenibilità dei costi e il diritto dei cittadini a un acquisto equo degli stessi prodotti, la transizione ecologica che non si trasformi in un incubo per le famiglie italiane. E poi ricordare quanto sia essenziale sentirsi europei le faccio un esempio: la risposta UE alla pandemia mondiale. Il piano covid dell’Unione Europea ha previsto una serie di azioni per affrontare la pandemia, tra cui l’acquisto centralizzato di vaccini per tutti gli Stati membri, la distribuzione equa dei vaccini, il sostegno economico per la ripresa e il potenziamento delle capacità sanitarie. Senza questo coordinamento a livello europeo, rispondere al covid da soli sarebbe stato molto complicato, La mia attenzione non può che essere rivolta al nostro Mezzogiorno. Innanzitutto, grazie al governo Draghi ed al lavoro della Ministra Carfagna della quale mi onoro essere stato, da deputato, consigliere politico, il Sud Italia ha ottenuto il 40% dei fondi destinati al PNRR. Altro impegno riguarda i Fondi Strutturali. E bisogna lavorare in Europa perché questi fondi, che vengono utilizzati per investimenti in infrastrutture, istruzione, ricerca e sviluppo, siano davvero un’occasione di sviluppo per il Sud. Un altro impegno sarà da me rivolto al mercato unico europeo che permette alle imprese del Sud Italia di esportare i propri prodotti senza restrizioni all’interno dell’UE, aumentando le opportunità di crescita economica. E sicuramente mi adopererò per normative comuni nell’UE che assicurino standard di qualità elevati e promuovano la concorrenza equa, garantendo che le imprese del Sud Italia possano competere su un piano di parità con quelle di altre regioni europee. Ultimo, ma non meno importante, lavorerò per intensificare la collaborazione e lo scambio culturale e di studio con i programmi Erasmus e Leonardo”
In che modo si convincono gli indecisi, che rischiano di trasformarsi in astensionisti, ad andare a votare?
Nel lavoro, nella vita, in ogni momento. Con Amex.
“Per troppo tempo l’Europa è stata descritta come un problema per l’Italia e ancora oggi le forze politiche oggi al Governo in Italia, in particolare Fratelli d’Italia e la Lega, fanno una narrazione che vedrebbe lo sviluppo e l’autodeterminanzione dell’Italia in contrapposizione all’Europa. Non c’è nulla di più sbagliato e soprattutto menzognero. E’ piuttosto vero il contrario. Provate a immaginare nel periodo della pandemia un’Italia staccata dall’Europa: non avremmo potuto acquistare nemmeno i vaccini senza la collaborazione europea. Insomma, senza l’Europa l’Italia sarebbe ancora più debole e non competitiva”.
Queste elezioni sono da considerarsi un test politico per il Governo e le opposizioni?
“Ogni elezione rappresenta un test importante per i partiti e come le dicevo prima queste sono le elezioni europee più importanti di sempre soprattutto dopo l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia. La mia speranza è che certo non prevalgano in Italia le forze sovraniste e populiste nemiche dell’Europa e quindi del vero sviluppo dell’Italia”.