Il Ministro della Giustizia On. Carlo Nordio:”La separazione delle carriere dei magistrati è nel programma elettorale, richiede una revisione costituzionale.

da Pietro Cusati (Giurista- Giornalista)

Il trentaseiesimo congresso dell’Anm avente ad oggetto “Magistratura e legge tra imparzialità e interpretazione”,  si è svolto  a Palermo ,il Ministro della Giustizia On. Carlo Nordio ha parlato della  separazione delle carriere dei magistrati . Secondo il Guardasigilli  “è la stessa dichiarazione di Bordeaux che prevede una netta distinzione tra pubblico ministero e giudice. Ma essa stessa prevede, e per me è un principio non negoziabile, che via sia una assoluta indipendenza del pubblico ministero nei confronti di qualsiasi autorità, a cominciare dal potere esecutivo. Questo è un dogma non trattabile per me”.“Viviamo una forma di antagonismo tra poteri dello Stato. Ma la magistratura non vuole lo scontro, piuttosto rivendica il diritto dovere di svolgere la funzione di controllo della legalità nel perimetro tracciato dalla Costituzione”. Lo ha detto  il Presidente della Corte d’Appello di Palermo, Matteo Frasca al  36esimo congresso dell’Associazione Nazionale Magistrati a Palermo. ‘’I controlli vengono vissuti troppo spesso come ingerenza nelle attività del Governo ma i controlli hanno la funzione di garanzia dei cittadini. Si avverte una insofferenza che si coglie anche nelle riforme dei delitti contro la pubblica amministrazione. Non si comprende peraltro che si tratta di reati che ormai vedono sempre più protagonista Cosa nostra”.Il Presidente dell’ordine degli avvocati di Palermo, Dario Greco,  ha affrontato il tema della valutazione dei magistrati: “L’eccessivo ricorso a meri criteri aritmetici nella valutazione dei nostri giudici, che mette in primo piano la quantità e non certo la qualità della decisione giudiziaria, snatura il vero fine dell’esercizio della giurisdizione che deve restare sempre quello di fare e dare giustizia. Magistrati e avvocati devono condurre una comune battaglia per far sì che le vere riforme non siano più epocali, ma possano garantire il buon funzionamento delle sedi giudiziarie, eliminando le vere ragioni delle inefficienze e restituendo la corretta fiducia  a tutti coloro che varcano le soglie dei Tribunali”.  Il Presidente dell’Anm Giuseppe De Lucia  ha messo in luce tutta una serie di elementi di criticità,delle riforme si parla solamente ma manca ancora  un testo scritto, ragionare su cosa in concreto si vuole fare diventa pressoché inutile. E intervenuto al congresso  anche  Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.Va ricordato che nel messaggio del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella al Parlamento nel giorno del giuramento del secondo mandato il 3 Febbraio 2022 disse che “La speranza siamo noi”. ‘’ La  Magistratura e l’Avvocatura sono chiamate ad assicurare che il processo riformatore si realizzi, facendo recuperare appieno prestigio e credibilità alla funzione giustizia, allineandola agli standard europei.’’

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