da Remo Ferrara
Un evento “fuori le righe” per rappresentare una città che vuole invertire la rotta. Almeno cinquecento persone ieri sera a Villa Lanzara, con tantissime persone che non sono riuscite ad accedere per difficoltà di parcheggio.
L’Inizio è stato chiamato l’evento con cui ieri sera la coalizione di Giovanni Cocca si è presentata ufficialmente alla città. L’Inizio appunto, a rimarcare il segno di una discontinuità netta rispetto al passato. “Ora – ha detto Giovanni Cocca – la possibilità dell’alternativa c’è: ed è un’alternativa seria, credibile, affidabile, efficiente, capace”.
Per sintetizzare idee e programmi il candidato sindaco preferisce un simpatico faccia a faccia con la conduttrice Marta Martinez ad un classico comizio: i temi trattati sono tanti. Il commercio: “Non crediamo in questo DUC che riserverà alla città di Sarno pochi spiccioli. Non ci crede nemmeno la Regione, che ha stanziato appena 5 milioni per l’intera Campania: basteranno forse per una campagna di affissione. Noi pensiamo ad incentivare il commercio con eventi qualificanti tutto l’anno che attraggano persone anche dall’hinterland, con la promozione delle manifestazioni della nostra storia e della nostra tradizione e con un’App che informerà ed offrirà opportunità e sconti. Ma primo passo imprescindibile sarà la manutenzione costante del territorio ed una rete di servizi qualificati”.
Quindi la città dell’inclusione: “Abbiamo strappato un impegno al Ministro per la disabilità Alessandra Locatelli: vogliamo realizzare a Sarno una cittadella dello Sport senza barriere architettoniche. Una città di tutti e per tutti. A partire dagli spazi urbani. Smantelleremo subito quello scempio realizzato in prolungamento Matteotti che ha cancellato posti auto ed ha reso inaccessibili gli spazi pedonali ai disabili. Una vergogna”.
Sarcasmo sulla provocazione della conduttrice sulla “filiera istituzionale”, “un punto in comune con il suo antagonista”, ha scherzato. Giovanni Cocca ha riso: “C’è filiera e filiera – ha detto – e ognuno si tiene la sua. Sulla filiera del mio avversario possiamo già tracciare un bilancio su cosa ha rappresentato in dieci anni per Sarno. Per tanti anni il sindaco di Sarno è stato anche presidente della Provincia: Comune, Provincia, Regione e all’epoca anche Governo: più filiera di così. Tiriamo le somme, allora. Nella sanità? Abbiamo un ospedale al collasso, e gli operatori fanno ogni giorno enormi sacrifici per tirare avanti. Per l’ambiente quali sono stati i vantaggi? Nemmeno una rete fognaria, abbiamo: indegno di un paese civile. Per non parlare del contrasto alle immissioni nell’aria e gli olezzi a Foce. Per le infrastrutture? Non sono andati oltre una asfaltatina preelettorale: la variante alla strada provinciale è ancora ferma al progetto preliminare”.
Infine, una stoccata alla “concorrenza”: “Si presentano alla città con idee e progetti dimenticando che sono l’amministrazione uscente e hanno amministrato per dieci anni. Per loro questo dovrebbe essere innanzitutto il tempo del consuntivo: anziché presentare libri dei sogni dicano cosa hanno fatto, cosa lasceranno alla città. Le cose realizzate rappresentano il segno della loro credibilità”.
Infine, l’appello: “Oggi inizia una storia nuova per Sarno. Una storia che vuole guardare oltre filiere para elettoralistiche, per puntare a Roma e all’Europa. Vogliamo una città nuova in grado di trattenere i propri figli, i propri giovani. Si può fare e lo faremo. Riprendiamoci Palazzo San Francesco”.
Prima del candidato sindaco hanno parlato i rappresentanti delle cinque liste che lo sostengono: Angelo Vitolo (Fratelli d’Italia), Maria Cristina Cocca (Cocca Sindaco), Giovanni Montoro (Liberi e Democratici), Walter Giordano (Prima Sarno) e Elena Amendola (Noi Moderati).
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