da Uff. Stampa
Dopo oltre duecento anni di storia, i Convitti Nazionali, gli Educandati e i Convitti annessi hanno ancora molto da offrire agli allievi convittori e semiconvittori iscritti e alle loro famiglie. Chi lo ha detto che la scuola 2.0 è fatta di sola tecnologia, device e intelligenza artificiale? I ragazzi hanno bisogno di socializzazione e di apprendere in ambienti stimolanti, ma non necessariamente super tecnologici. I Convitti Nazionale sono istituzioni pubbliche che offrono agli alunni servizi di residenzialità, ma allo stesso tempo sono luoghi di apprendimento “beyond the school”. Pertanto gli stessi non sono solo luoghi di socializzazione e strutture di accoglienza e residenzialità, fini a se stessi, ma un vero e proprio laboratorio di apprendimento che consente, da un lato ai convittori frequentanti di migliorare le proprie competenze sociali e civiche, dall’altro vengono incontro alle esigenze delle famiglie impegnate quotidianamente fuori casa nelle proprie attività lavorative e, per questo, hanno bisogno di chi le sostenga nella crescita dei figli. Oggi si sente parlare spesso di soft skill (abilità personali) ed hard skill (abilità legate alla formazione e all’esperienza), abilità tutte che si possono acquisire durante il percorso di crescita e permanenza nelle istituzioni educative. Per molti i Convitti possono sembrare istituzioni anacronistiche, ma a ben vedere nessuna istituzione, diversa dai Convitti, è più idonea e completa nel fornire le giuste opportunità di crescita e acquisizione delle competenze richieste. I convitti sono pietre miliari, ma non sono morte e sono ancora in grado di superare le barriere del tempo ed essere al fianco dei propri studenti. Tante sono le attività che vengono proposte giornalmente ai propri allievi, spaziando da quelle ricreative alle attività di intrattenimento, passando dalle attività sportive e culturali. Nel Convitto Nazionale R. Bonghi di Lucera, storica istituzione educativa ed unica della provincia di Foggia, il piano educativo è ricco di attività ed i ragazzi sono impegnati durante tutto l’arco della settimana. Il “Creative Lab” è un laboratorio di riciclo creativo e decupage che vede impegnati i convittori in attività con il fine ultimo di realizzare di manufatti (portachiavi, cestini, composizioni floreali)e allestimenti ( suppellettili e decupage di arredi) utilizzati nelle diverse festività organizzate durante l’anno scolastico nel medesimo Convitto. Non mancano momenti culturali come il progetto “Cinemando” e “Parliamone insieme”, occasione per far riflettere gli studenti su alcune tematiche come la multiculturalità, l’inclusione, la discriminazione di genere, tabagismo, ecc., utili nello sviluppo della coscienza solidale e allo sviluppo dell’ empatia. Nelle attività sportive come “calcetto a cinque”, che si svolge sui campetti attrezzati interni al Convitto ed il “ Torneo di PingPong”, i ragazzi sono liberi di esprimere se stessi ed apprendere le regole dello stare insieme e del fair play attraverso il gioco. Tra le diverse attività organizzate non mancano momenti culturali e conoscenza del patrimonio artistico locale e nazionale. In questi giorni i convittori bonghiani si stanno preparando per l’imminente partenza che li vedrà impegnati nel viaggio d’istruzione in una delle regioni più ricche d’Italia per il suo patrimonio storico e artistico, l’Umbria, dove visiteranno Assisi-Terni/Cascata delle Marmore e Perugia. Durante la visita nel capoluogo umbro i convittori e semiconvittori visiteranno il Museo del cioccolato e la Fabbrica del cioccolato. Come ogni anno le uscite didattiche degli allievi del Convitto Nazionale Bonghi proseguiranno con le visite guidate “Alla scoperta dei Monti Dauni”, utile a consolidare le competenze di cittadinanza e il senso di appartenenza al territorio e con la partecipazione all’Udienza generale del Papa, a Roma, con la visita della Sala Nervi e palazzi Vaticani, che si svolgerà nel prossimo mese di maggio. -I nostri ragazzi sono contenti e soddisfatti e amano vivere nella nostra comunità accogliente ed inclusiva, proprio come una bella famiglia allargata. Loro hanno una “marcia in più” perché sono quotidianamente stimolati nell’esercizio del problem solving e supportati, nonché incoraggiati, a sviluppare il proprio pensiero critico attraverso il continuo confronto con i compagni e con le figure adulte di riferimento (gli educatori)- replica la coordinatrice del settore femminile del Convitto Bonghi. – La società ha bisogno di questi luoghi di stimolo e di crescita, con l’augurio che possano rinvigorire, non solo a livello locale, ma su tutto il territorio nazionale e ad essere ancora determinanti per le generazioni future.
Avv. Margaret Infante