Le manganellate e la sberla

 

da Salvatore Memoli (avvocato – scrittore – giornalista)

Avv. Salvatore Memoli

Ripeto ancora il mio apprezzamento e la mia stima per le forze di polizia che scendono in piazza per fare rispettare le regole. Le elogerei ancora anche per gli episodi di Pisa ma non mi esimo dal dire che quelle manganellate forse le hanno date direttamente al Governo ed alla sua maggioranza politica. Hanno fatto più male al Governo che ai quasi adolescenti che le meritavano. Sembra diventato tanto difficile tutto! Capire la politica, codificare i comportamenti sociali, valutare gli effetti dei suoi allarmi sull’opinione pubblica e sull’informazione. Le maggioranze politiche somigliano sempre più alle oscillazioni della borsa. Non c’é più stabilità, basta poco per fare vacillare qualsiasi certezza.  Inoltre é difficile interpretare i segnali che vengono dal quotidiano ed i loro influssi sugli orientamenti politici. Cioè é difficile accettare che le consistenze di gruppi sociali politicamente orientati vengano scalfiti da improvvise ed impercettibili novità, da messaggi e fack news che hanno il potere di stravolgere accreditate previsioni. É il grande potere della comunicazione che cambia tutto ma é altrettanto la debolezza di persone che non danno seguito alle loro coerenze, non le ancorano a vissuti culturali e politici meritevoli di essere rispettati. Abbiamo preso atto che esiste una larga fetta di elettori che vota come vive e vive sotto influssi continui di messaggi pubblicitari che cambiano le sue informazioni ed i suoi orientamenti come un caleidoscopio.
Se poi alle manganellate si aggiunge il commento negativo del Presidente della Repubblica, in gergo si dice che la frittata é fatta! Dunque, resta da chiedere se la polizia e chi la comanda abbia avuto gli strumenti per valutare le naturali conseguenze di un intervento di ordine pubblico forzato direttamente sul consenso politico. Dubito  che non abbiano gli strumenti per farlo! Quasi ad urne aperte, la polizia effettua una carica su un corteo in sostegno della Palestina, della Pace. Non ritiene di controllarne gli spostamenti, di limitarsi a seguire le proteste e di esercitare una moral suasion. Interviene per riportare tutto nella sfera controllabile e lo fa distribuendo manganellate. Niente avrebbe sortito maggiore effetto politico di azioni di polizia da sempre iscritte nell’immaginario come rispondenti alla violenza di destra e all’origine della dittatura fascista.
Sembra quasi fatto ad arte, come se fosse un messaggio da inviare ai partner della maggioranza. Da parte di chi e perché?!
Tutto si colloca in un mondo di falsi valori, che valgono oggettivamente niente ma che hanno il potere di cambiare tutto. Come un proscenio su cui si recitano ruoli assegnati male da una regia forsennata. Ruoli che si sovrappongono, si scambiano, perdono significato oppure lo assumono come una cartina di tornasole che serve a conoscere la verità cromatica.Tutte le parti recitano ruoli in cui non credono ed il loro messaggio crea un circo mediatico di false verità che assumono un ruolo che forse risponde a codici interpretativi criptici. In questo quadro d’ipocrisia politica, sociale, di comunicazione rilevano soltanto due verità: le manganellate e la sberla.
I giovani, le proteste, le condanne dell’opposizione sono dettagli, come comparse di scena.
La sberla l’ha presa il Governo, la maggioranza politica! Tocca vedere chi si ascrive il risultato, come obiettivo centrato.

 

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