TERZO MANDATO: a favore e contro De Luca … dalla Carfagna a Tortora !!

 

Aldo Bianchini

SALERNO – In queste ultime settimane il dibattito sull’opportunità di un terzo mandato, per chi già ne ha consumati due, si fa sempre più aspro perché mano a mano si allontana dal costruttivo discorso politico e scende nelle bassezze di una personalizzazione, fin troppo violenta, contro un uomo soltanto che, in definitiva, forse se l’è anche cercata.

Alludo. ovviamente, al governatore della Campania on. Vincenzo De Luca, personaggio politico di interesse nazionale che, più di ogni altro, riesce con il suo proverbiale impeto (e qualche scorrettezza) a radicalizzare sulla sua persona ogni tipologia di problema.

L’errore gravissimo di quasi tutti quelli che entrano a piè pari in questo dibattito è proprio questo; assolutamente fuorviante soffermarsi su De Luca per un problema molto più vasto.

Io personalmente. essendo un giornalista anomalo, la vedo in maniera diversa; per me un qualsiasi personaggio politico deve avere la possibilità di candidarsi tutte le volte che vuole, tanto sul suo destino dovrebbe decidere l’elettore nel segreto delle urne.

Ovviamente la discussione ha preso anche la politica salernitana che, sbagliando, si sta dividendo sulle sorti del governatore in due raggruppamenti ben distinti tra sostenitori e denigratori.

In questi ultimi giorni sono stato colpito dalla discesa in campo di due personaggi salernitani: l’ex ministra Mara Carfagna per la politica e l’attore-regista Claudio Tortora.

Due personaggi sicuramente in cerca d’autore, anche perché a turno sono stati amici e nemici del kaimano-governatore.

On. Mara Carfagna

E’ giusto ricordare che l’on. Mara Carfagna all’epoca del suo ministero berlusconiano e più precisamente nell’anno 2011 riuscì, per la prima ed unica volta nella storia della Repubblica a far interrompere un consiglio dei ministri per far incontrare il presidente Berlusoni (nei corridoi di palazzo Chigi) il sindaco di Salerno De Luca e il segretario nazionale PD Pier Luigi Bersani. Al centro la battaglia per le competenze sull’inceneritore comunale da riattribuire al Comune quando erano già state conferite alla Provincia dell’allor presidente Cirielli. Un atto che contribuì a sfilacciare la già traballante alleanza Carfagna-Cirielli per la fine ingloriosa del PdL e del potere che i due non riuscivano a gestire insieme su tutta la Provincia. Adesso l’ex ministra, avendo fatto il cosiddetto salto dell qualglia, è apertamente schirato contro il terzo mandato non quello come discussione generale ma solo su quello da consentire a De Luca.

Claudio Tortora (attore - regista)

Ed è giusto, altresì, ricordare la vicenda di Claudio Tortora emersa a livello pubblico pochi anni dopo la sua invenzione del Premio Charlot (a.d.1988); il premio aveva assunto subito una caratura nazionale ed internazionale e il fatto di doverlo finanziare per forza e non per sua scelta personale portò alla rottura clamorosa tra De Luca (sindaco) e Tortora (regista) con relativo siluramento totale del premio che dovette emigrare in quel di Paestum dove rimase per ben 18 anni, fino al 2013 quando, come d’incanto, per scelta deluchiana è ritornato a Salerno e da quel momento Claudio Tortora è ridiventato deluchiano di ferro. Fino al punto di scendere in campo, in queste ore, per prendere posizione in favore del governatore e contro i tagli ministeriali su spettacolo e cultura.

Due esempi, e non sono i soli, di come in politica si può legittimamente cambiare idea; si, certo, ma il cambiamento di idee sarebbe molto più credibile se nella storia personale delle persone non ci fossero dei momenti comunque criticabili per schieramenti contro natura.

Ma in tanti dicono che le dinamiche politiche sono cose di un altro mondo; sarà, ma a me quel mondo non piace.

 

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