Si del Senato al ddl Nordio,la norma-bavaglio per impedire ai giornalisti di pubblicare il testo delle ordinanze di custodia cautelare.

da Pietro Cusati (Giurista-Giornalista)

 

 

 

 

 

 

 

Una rivoluzione garantista ? Un vulnus al diritto dei cittadini di essere informati ? Le minacce al diritto di cronaca derivano dall’approvazione dell’emendamento Costa alla legge di delegazione europea, emendamento che introduce il divieto di pubblicazione “integrale o per estratto” del testo dell’ordinanza di custodia cautelare». Una “legge bavaglio” che lede il diritto dei cittadini ad essere informati, in particolare nel campo dell’attività giudiziaria». Scompare l’abuso d’ufficio e si riduce la portata del traffico di influenze illecite limitato a condotte particolarmente gravi, si ampliano i divieti per i giornalisti in materia di intercettazioni, si punta a una maggiore tutela della privacy e viene introdotto il divieto di ascolto dei colloqui tra indagato o imputato e il suo difensore.  Il pubblico ministero non potrà più impugnare le sentenze di assoluzione,a meno che non si tratti di reati particolarmente gravi, sulla richiesta di custodia cautelare in carcere si dovrà pronunciare un giudice collegiale e prima della decisione l’indagato dovrà essere interrogato dal giudice, pena la nullità della misura. Un ordine del giorno impegna il governo ad aprire un Tavolo di lavoro per modificare la legge Severino per un riordino dei reati contro la pubblica amministrazione.  Il Senato ha approvato l’articolo 4 della legge di delegazione europea, in cui, durante il passaggio alla Camera, il deputato di Azione Enrico Costa ha fatto inserire un emendamento che delega il governo a riformare il codice di procedura penale stabilendo il divieto di “pubblicazione integrale o per estratto del testo dell’ordinanza di custodia cautelare fino al termine dell’udienza preliminare , o fino alla fine delle indagini.

Soddisfatto il ministro della Giustizia Carlo Nordio : “la presunzione di innocenza per noi è un sintomo di civiltà. E questo finché io sarò ministro è un principio non negoziabile”. “Il garantismo   è la certezza della pena ma anche l’enfatizzazione della presunzione di innocenza.Il provvedimento cassa dal codice penale il delitto di abuso d’ufficio e modifica il reato di traffico di influenze illecite, in risposta a quello che il governo definisce ‘paura della firma’ dei sindaci; interviene nuovamente sulle intercettazioni a tutela del terzo non indagato ,divieto di pubblicazione, anche parziale, del contenuto delle intercettazioni in tutti i casi in cui quest’ultimo non sia riprodotto dal giudice nella motivazione di un provvedimento o utilizzato nel corso del dibattimento; introduce novità sulle misure cautelari, con l’interrogatorio preventivo della persona sottoposta alle indagini preliminari, e la decisione collegiale per la custodia in carcere,  esclude il potere del pm di proporre appello contro le sentenze di proscioglimento per molti reati.

 

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