da Pietro Cusati (Giurista-Giornalista)
La prima serata di Sanremo 2024 si è aperta con l’inno della fanfara del IV reggimento dei carabinieri a cavallo, sul green carpet, con il cane mascotte Briciola. Sanremo si ama, ha detto Amadeus . Nella prima serata la toccante lettera della mamma di Giogiò Cutolo, il musicista di 24 anni dell’Orchestra Scarlatti Young, ucciso ad agosto 2023 a Napoli. Nella seconda serata il ritorno del musicista Giovanni Allevi accolto con una lunga ovazione. Inno alla bellezza della vita e della solidarietà, la gratitudine nei confronti della bellezza del creato, la riconoscenza per l’affetto, la forza, l’esempio che ricevo dagli altri pazienti, i guerrieri, così li chiamo” e la certezza che, “quando tutto crolla e resta in piedi solo l’essenziale, il giudizio che riceviamo dall’esterno non conta più”.”Non potendo più contare sul mio corpo, suonerò con tutta l’anima”. Tutti in piedi per Giovanni Allevi , anche l’orchestra. E’una neoplasia insidiosa, quella con cui convive il musicista Giovanni Allevi, che dopo un lungo stop per le cure è tornato a suonare dal palco di Sanremo, facendosi portavoce di quanti convivono con la malattia .Il mieloma multiplo è un tumore che colpisce un tipo particolare di cellule del midollo osseo, le plasmacellule, creando danni a vari organi e tessuti e spesso, negli stadi iniziali, si presenta con sintomi aspecifici quali stanchezza e dolore alle ossa.Le stime nazionali parlano di poco più di 2.700 nuovi casi di mieloma ogni anno tra le donne e circa 3.000 tra gli uomini. La malattia colpisce prevalentemente le persone anziane, il 38 per cento delle diagnosi riguarda persone di età superiore ai 70 anni e solo il 2 per cento individui al di sotto dei 40 anni. Per chi necessita di trattamenti, la terapia viene personalizzata: in alcuni casi è previsto un trapianto di cellule staminali, per chi non è idoneo, si procede con una terapia di combinazione tra farmaci chemioterapici e farmaci biologici.Nel corso dell’ultimo decennio la sopravvivenza dei pazienti affetti da mieloma multiplo è notevolmente migliorata grazie a nuove terapie, tra cui gli inibitori del proteasoma, gli anticorpi monoclonali e quelli bispecifici. Le nuove terapie CAR-T che riconoscono l’antigene BCMA ora in corso di sperimentazione per il mieloma multiplo, hanno ottenuto buoni risultati nel trattamento della forma recidivo/refrattaria. Occorre un registro nazionale di questa patologia perché i numeri sono sottostimati. La ricerca in questa patologia ha compiuto passi da giganti nell’ultimo decennio, in cui si è passato da chemioterapie con obiettivo di contenimento dei sintomi all’immunoterapia che permette di cronicizzare le cure.