Aldo Bianchini
SALERNO – Nei panni dell’ing. Andrea Prete, presidente della CCIAA (Camera di Commercio Industria, Artigianato e Agricoltura), prima di parlare di aeroporto e dell’imminente decollo della struttura conterei almeno fino a 13 per non fare come i tanti politici che promettono e non mantengono. E dopo aver contato fino a tredici cercherei, ove possibile, di stare zitto per non farmi debiti con la bocca (per dirla in gergo dialettale).
Sono trent’anni e più, difatti, che a turno tutti i politici illudono i cittadini elettori con il miraggio dell’Aeroporto Costa d’Amalfi (in Pontecagnano) che, ad onor del vero, ha funzionato per un ristretto lasso di tempo ma con aerei di piccolo cabotaggio (non oltre trenta posti) che per la loro scarsa utilizzazione produssero alla fine la chiusura totale, o quasi, dello scalo. La colpa, ovviamente, ricadde secondo il volere dei politici soltanto sulla lunghezza della pista. E intanto i soldi pubblici sono stati dissipati tra comitati di gestione, consigli di amministrazione e roba varia.
Il 23 dicembre scorso, margine di una conferenza stampa più che altro natalizia, il presidente Prete, riempendosi la bocca, ha annunciato che dl Costa d’Amalfi si volerà da luglio, senza precisare la data; l’ENAV ha fissato la data per il 1° luglio 2024, infine l’ultima arrivata la “VOLOTEA” ha chiarito che i voli ripartiranno l’ 11 luglio, mentre a metà giugno dovrebbe essere pubblicato il «Notam» («NOtice To AirMen«»), cioè il bollettino con le informazioni ai piloti sulle rotte di avvicinamento e decollo e i radioaiuti alla navigazione.
Nessuno, però, specifica di quali tipi di aerei si tratta; se dovessero ritornare in gioco quei piccoli instabili e insicuri aeroplanini la soluzione migliore sarebbe quella di consigliare a tutti di starsene a casa.
E c’è già chi promette mari e monti: ”Infatti l’aeroporto riaprirà a luglio usando le strutture già esistenti per i check-in, le operazioni di sicurezza e gli imbarchi. Questo sarà possibile perché nei primi sei mesi di vita dal Costa d’Amalfi è previsto il passaggio di 400mila passeggeri, cioè duemila passeggeri al giorno, verosimilmente mille in partenza e altrettanti in arrivo, con picchi nei mesi estivi (a Napoli i passeggeri quotidiani variano da circa 50mila a luglio e agosto a circa 22mila a novembre e dicembre). Man mano i passeggeri cresceranno fino al 2026, quando sarà pronto il nuovo terminal la cui progettazione è stata aggiudicata a un prestigioso team di studi di architetti e società di ingegneria (Atelier’s Alfonso Femia, Deerns, Od’a Officina d’Architettura, Planeground Airport Consulting, Techproject, Sun Flower Engineering), tra queste la Deerns ha partacipato alla realizzazione dell’Abu Dhabi International Airport, ma tutte, in generale, hanno curriculum elevatissimi. La nuova aerostazione sarà completamente green e autosufficiente dal punto di vista energetico”; fonte Il Mattino.
Ma la VOLOTEA si spinge ancora più in là e proclama: L’11 luglio Volotea farà decollare il Salerno-Nantes, seguito il 13 luglio dal Salerno-Cagliari.. Entrambi avranno frequenza bisettimanale, il mercoledì e il sabato. A partire dal 2 settembre, invece, e per tutto il periodo invernale, saranno disponibili anche i collegamenti per Catania e Verona, con due frequenze alla settimana, il lunedì e venerdì.
Davvero mi devo far ribattezzare, non riesco a capire come sia possibile dire e promettere queste balle che anche un bambino delle elementari capirebbe. Ma ce ne dobbiamo fare una ragione con le varie tipologie di elezioni in vista.
Comunque facendo finta che si tratta di aerei in grado almeno di volare tra le varie destinazioni europee (insomma non quelli di circa 30 posti) il primo volo dovrebbe esserci l’11 luglio 2024 e dato che Prete ha lanciato l’annuncio il 23 dicembre 2023 tutti avevano a disposizione circa 200 giorni per mantenere le promesse. Di giorni, però, ne sono rimasti soltanto 153. Vedremo !!!