da Pietro Cusati (Giurista-Giornalista)
«Traditi dall’Europa», «L’agricoltura sta morendo», «Agricoltori e consumatori vittime della guerra dei prezzi»,”La nostra terra è la nostra vita”, “Difendiamo l’agricoltura italiana dagli interessi delle multinazionali e dalla nostra politica incapace di reagire”, “Salviamo la nostra agricoltura dagli abusi alimentari”,”Siamo allo stremo per colpa di politiche che non tutelano il lavoro e la filiera agricola nazionale”, è scritto sugli striscioni. Cresce la rabbia degli agricoltori,con toni molto accesi, per le politiche agricole europee , dal prezzo del carburante alla carne coltivata, alla farina d’insetti . Una protesta a tutela dei territori, dell’agricoltura tradizionale e contro le importazioni,si rischia una crisi alimentare. Contributi per lasciare i terreni incolti, a difesa dell’agricoltura ,ma anche contro la carne coltivata, e dei territori, del lavoro e delle piccole imprese agricole e contro le importazioni,in molte città italiane sono scesi in piazza con i trattori gli agricoltori autonomi sotto la sigla del Comitato degli agricoltori traditi (Cra). La Coldiretti ha lanciato una petizione sottoscritta da oltre due milioni di persone, si contestano le politiche agricole dell’Europa e si chiede al governo un intervento a loro sostegno. Sussidi, prezzi all’ingrosso da rivedere, no alla carne sintetica, no alle cavallette come cibo, no agli impianti fotovoltaici sui terreni produttivi. Le nuove regole comunitarie, da quest’anno vi è l’obbligo di tenere incolto il 4% dei terreni seminati sopra i 10 ettari. Ma anche la questione dei prezzi, il costo dei carburanti, e le tasse, la legge di bilancio ha reintrodotto l’Irpef agricola. Gli agricoltori colpiti da una crisi profonda, dalla difficoltà di continuare a produrre grano e dalla volontà di tutelare i terreni fertili contro l’avanzata di impianti di energia rinnovabile. Il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida , il governo da parte degli agricoltori senza se e senza ma e poi l’invettiva contro le sinistre e alcuni giornalisti , con un post su fb: “Del resto, nei loro salotti e nelle loro redazioni l’odore di letame non arriva.” Le sinistre e alcuni giornalisti sono stati accusati di essere “cresciuti a champagne nei loro salotti e nelle loro redazioni” laddove “l’odore di letame non arriva”.