Migliorare la qualità della comunicazione con gli utenti nelle strutture sanitarie con un crescendo di violenze e aggressioni nei pronto soccorso

da Pietro Cusati ( Giurista- Giornalista)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Una 18enne, durante il periodo natalizio, si sarebbe rivolta con offese a un’infermiera del  pronto soccorso di Livorno, la giovane paziente, «durante l’accesso al pronto soccorso, incurante delle attività di assistenza in corso, teneva una ‘’condotta offensiva e prevaricatoria’’ nei confronti dell’infermiera di turno nella postazione di triage».  Una sanzione di mille euro,per aggressione verbale, è stata  irrogata  dai carabinieri del Nas, il Nucleo antisofisticazione e sanità, dopo che la direzione generale dell’Azienda sanitaria  Toscana nord-ovest aveva segnalato il caso. . L’episodio ,pertanto,non è passato inosservato, ed ha portato ad una sanzione di mille euro per aggressione verbale in ambito sanitario, oltre che alla segnalazione all’autorità competente.
La legge 14 agosto del 2020 ,n.113,avente ad oggetto: “Disposizioni in materia di sicurezza per gli esercenti le professioni sanitarie e socio-sanitarie nell’esercizio delle loro funzioni” ,pubblicata nella Gazzetta Ufficiale del  9 settembre 2020, n. 224,punisce  con una sanzione da 550 a 5.000 euro «chiunque tenga condotte violente, ingiuriose, offensive o moleste nei confronti di personale esercente una professione sanitaria o socio-sanitaria o anche di chiunque svolga attività ausiliarie di cura, assistenza sanitaria o soccorso funzionali allo svolgimento di dette professioni presso strutture sanitarie e socio-sanitarie pubbliche o private». La legge fu approvata durante la pandemia proprio per tutelare la sicurezza di chi esercita professioni sanitarie, una categoria costretta a sopportare un aumento delle aggressioni senza vederne una risoluzione definitiva. La norma si rivolge agli esercenti le professioni sanitarie e persegue la finalità di tutelare e salvaguardare gli operatori del settore. Le misure adottate sono molteplici, da quelle sanzionatorie , come l’introduzione di un’ipotesi speciale del delitto di lesione personale, di un’aggravante e di una sanzione amministrativa , a quelle di prevenzione e educazione, come l’istituzione di un Osservatorio sulla sicurezza degli operatori sanitari e la creazione di una giornata nazionale contro la violenza verso gli esercenti la professione sanitaria. L’art. 2 della legge 113/2020 prevede l’istituzione di un Osservatorio nazionale sulla sicurezza degli operatori del settore sanitario entro tre mesi dal 24 settembre 2020, data di entrata in vigore della legge. Il suddetto osservatorio verrà istituito presso il Ministero della Salute e avrà ad oggetto la sicurezza degli esercenti professioni sanitarie e socio-sanitarie. La legge stabilisce le modalità di istituzione, composizione e i compiti assegnati al nuovo organismo.I compiti svolti  sono l’attività di monitoraggio di episodi di violenza o di eventi sentinella che possano dar luogo a fatti commessi con violenza o minaccia ai danni degli esercenti le professioni sanitarie e socio-sanitarie nell’esercizio delle loro funzioni; il monitoraggio circa l’attuazione delle misure di prevenzione e protezione a garanzia dei livelli di sicurezza sui luoghi di lavoro.L’attività di promozione di studi e analisi per la formulazione di proposte e misure idonee a ridurre i fattori di rischio negli ambienti più esposti; la promozione della diffusione delle buone prassi in materia di sicurezza degli esercenti le professioni sanitarie e socio-sanitarie, anche nella forma del lavoro in équipe; la promozione dello svolgimento di corsi di formazione per il personale medico e sanitario, finalizzati alla prevenzione e alla gestione delle situazioni di conflitto nonché a migliorare la qualità della comunicazione con gli utenti .È prevista la promozione di iniziative di informazione, da parte del Ministro della Salute, sull’importanza del rispetto del lavoro del personale che svolge una professione sanitaria o socio-sanitaria.

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