Il SANTO NATALE e … la diga di Casalbuono che non s’ha da fare ?

 

Aldo Bianchini

L'invaso naturale di Casalbuono dove dovrebbe sorgere la diga

VALLO di DIANO – Quale rapporto potrà esserci tra l’annunciata e già contestata “diga di Casalbuono” e il Santo Natale si chiederà qualcuno ? La risposta è semplice: “soltanto la  pace e serenità” con cui il serio problema della realizzazione della predetta diga dovrebbe essere trattato da tutti: maggioranze, opposizioni, semplici cittadini  e dalla stampa non soltanto locale.

L’anno scorso io personalmente mi sono schierato e speso in favore della realizzazione di un’opera pubblica decisamente importante non solo per il Vallo di Diano ma anche per l’intero bacino geo-idrografico dei fiumi Tanagro e Sele, fino al mare di Paestum con benefici anche per il Cilento e l’agro pestano fin sulle porte di Salerno.

Ma è oltremodo giusto affermare che è bene farla purchè ci siano tutte le condizioni idrogeologiche necessarie e sicure per i cittadini e per l’ambiente; e su questo credo che nessuno possa fare obiezioni di sorta.

Nell’agosto del 2022, all’indomani di alcuni miei articoli, mi scrisse una lunga lettera aperta (che venne integralmente pubblicata) il dr. Antonio Romanelli che, pur qualificandosi sempre come cittadino di Casalbuono, è in realtà il capo spirituale di tutti coloro (e non sono pochi) che si oppongono alla realizzazione della diga; la pubblicazione di quella lettera non fu altro che un fatto di ordinaria amministrazione per chi vuole fare informazione e approfondimento, non funziona però così nel Vallo dove molto spesso la stampa si appiattisce sulle proprie idee e linee di pensiero che, per carità, sono sacrosante ma che andrebbero sempre confrontate con quelle degli altri, anche di quelli che semmai sono già stati ostracizzati dal potere del momento.

 

Un paio di giorni fa mi ha riscritto il dr. Antonio Romanelli (che oltre la sua parola non ha da offrire né piaceri e né prebende) per accendere un piccolo campanello d’allarme sui pericoli che potrebbero derivare dalla costruzione tout-court della diga:

 

  • Egregio Direttore, sono Antonio Romanelli di Casalbuono. Ricordera’ sicuramente il dibattito sulla diga. Non so se sia al corrente delle ultime notizie. Non c’è nulla di ufficiale, ma le indagini geologiche eseguite hanno dato esito negativo alla costruzione della diga.  Avrebbe senso procedere alla redazione di un costosissimo progetto per poi definirlo non attuabile ? A riguardo, ho gia’ pubblicato un post su fb, ma avrei piacere di pubblicare una lettera aperta sul Suo giornale. Sarebbe il primo organo di informazione a far balenare la notizia dell’inidoneita’ territoriale alla costruzione della diga. Dopo la marea di notizie diffuse a favore della diga,  la notizia avrebbe un’eco molto vasta. Se crede, Le invio il testo con le foto. La saluto cordialmente. Antonio Romanelli – Casalbuono

 

Ho preferito scrivere anche senza avere “il testo con le foto” (mi serviranno nei prossimi giorni !!); ed ho preferito farlo proprio nel giorno del Santo Natale in cui ogni messaggio, sia esso positivo e/o negativo, possa essere veicolato con calma e serenità.

Nell’informazione fornitami dal dr. Romanelli non ci vedo nulla di male o di tendenzioso; Romanelli esprime una sua personale e semplice perplessità come ogni cittadino è chiamato a fare; spetta agli Organi competenti fare chiarezza ed anche in fretta prima che altri milioni di euro vengano versati insanamente per progetti più o meno fantasiosi.

Oltretutto siamo a Natale e tutti dobbiamo lavorare per la pace e la serenità di tutti.

 

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