Aldo Bianchini
SALERNO – Ciò che ogni anno accade per la lunga stagione delle cosiddette “Luci d’artista” non è ragionevolmente e facilmente spiegabile.
Una cosa è certa, nonostante le ondivaghe manifestazioni mediatiche il fenomeno delle “Luci d’artista” regge da circa venti anni; segno questo che l’intuizione personale e apodittica di Vincenzo De Luca era ed è di primo livello assoluto.
Poi possono ovviamente piacere o meno (a me non piacciono perché le vedo ripetitive, spente e poco artistiche) ma bisognerebbe approssimarsi al giudizio sulla loro efficienza ed efficacia in maniera molto più riflessiva di come fa la stampa locale ormai da diversi anni. Eviteremmo il vassallaggio assoluto o il giudizio tranciante ed a prescindere.
E’ stato sufficiente il lungo “ponte dell’Immacolata” per costringere la stampa locale a buttare la maschera ed a precipitare nell’insano mondo della “guerra dei titoli” per commentare il primo impatto luci-festa Immacolata e luci-primo sabato; il tutto nell’arco di sole 24 ore.
Il giorno dopo l’Immacolata (sabato 9.12.23) ecco i principali titoli della stampa salernitana:
- Luci, la carica dei 200mila – Boom di visitatori, bar e ristoranti pieni, i commercianti “Speranza per i nostri negozi” – Luci, per l’Immacolata la carica dei 200mila – Salvezza per i negozi – Aperitivi e pranzi, bar e ristoranti pieni – Sul Corso si parlano dialetti di mezza Italia – I visitatori “Gli anni scorsi deludevano, stavolta le installazioni sono bellissime”.
Al di là della mega balla, in pieno stile deluchiani, inerente i 200mila visitatori in una sola giornata, tutto il resto appare come improntato alla magnificazione di una manifestazione abbastanza bella ma a tratti lunga, noiosa e ripetitiva; ma il kaimano esige la sua santificazione e la stampa accetta.
Ma non appena i fari dell’Immacolata si spengono ecco come la stampa descrive la serata di sabato 9 dicembre con i titoloni della domenica 10 dicembre 2023:
- Luci, il successo e lo stress – Ancora un pienone ma vince il mordi e fuggi – I salernitani “Più disagi che benefici” – Bar e ristoranti pieni ma negozianti delusi – Gli albergatori “Piano traffico ko” – Ingenito (Abbac): trend da escursione weekend, sold out ma settimana vuota – Ilardi (federalberghi): ottimi risultati ma il piano traffico non regge il flusso – Camper in fila per un posto, caos sul lungomare Marconi, e c’è chi assalta il Mercatello.
Per ritornare sui toni trionfalistici, dopo altre 24 ore, difatti lunedì 11 dicembre 23 sono stati questi i titoloni:
- Luci, è l’anno dei record – Solo in villa 600mila accessi, alberghi e B&B pieni al 90%. Resta il nodo traffico – L’assessore Ferrara “Chiudiamo il 2023 col botto” – Immacolata, test da record, 600mila accessi solo in villa. Mai un anno così positivo – Alberghi e B&B pieni al 95%, bar e locali a gonfie vele. Meno i negozi – Il traffico resta il problema da risolvere, altrimenti sarà un boomerang – Loffredo: anche un euro per il caffè muove l’economia.
Non so se i 600mila visitatori sono stati inventati dalla stampa o dall’assessore Ferrara (lo conosco bene per crederci !!), ma la palla è davvero tutta nello stile del kaimano che alcuni anni fa amava dichiarare che a Salerno, per le luci, arrivavano oltre 5milioni di visitatori (quasi quanto L’Ouvre di Parigi)
Io sinceramente resto basito di fronte a cotanta contraddizione rispetto alla realtà dei fatti che non erano strabilianti venerdì dell’Immacolata e che non sono stati deficitari il sabato sera successivo.
Ma io conosco le regole base del giornalismo (come mi scrisse, per raccomandata, anni fa una collega che avevo allontanato dalla redazione di Quarta Rete Tv; forse desso le devo dare ragione.