da Maria Romana Del Mese (portavoce Ruggi – AOU)
SALERNO – Due realtà geograficamente lontane, accomunate però dalla passione per la scienza e la medicina, due Paesi separati da metodologie diverse ma uniti dalla dedizione verso il paziente e l’attitudine allo studio e alla ricerca, che non deve avere barriere né confini territoriali. L’Italia e la Cina hanno concluso questa mattina un percorso iniziato nel 2019, con il Progetto ‘Cross Sciences MediCina’, il primo nel suo genere in Europa, proposto dal Presidente dell’Associazione Internazionale LongSha, dottor Xiao Jian, all’AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di Salerno. Il Progetto in questione, della durata di 18 mesi rinnovabili, ha coinvolto 18 medici specialisti cinesi, ognuno di loro ospitato per tre mesi al Ruggi, come osservatore esterno nei diversi reparti dell’Azienda, per studiare i percorsi clinici e i modelli assistenziali in vigore e confrontarli con quelli cinesi, nell’ottica di un’attenzione indirizzata all’organizzazione dei reparti, all’apprendimento dell’umanizzazione delle cure, all’approccio formativo e gestionale dell’ospedale. Questa mattina, la consegna degli attestati ai 18 medici che hanno aderito al progetto ‘Cross Sciences MediCina’, ha sancito la conclusione e il successo dello stesso, costruendo le fondamenta e i presupposti per una continuazione futura del prezioso scambio culturale, tra due tradizioni mediche millenarie che si sono incontrate e confrontate. Presenti alla consegna degli attestati, la Direzione Strategica del Ruggi, il Presidente dell’Associazione Internazionale LongSha e il Referente del suddetto progetto, dottore Emilio Fusco.