Da Luciano Di Gianni
Solo una vittoria avrebbe potuto conferire nuova linfa a tutto l’ambiente, e la Salernitana, quasi come un segno del destino, trova la sua prima gioia stagionale, Insperata alla vigilia, a maggior ragione per via delle numerose e importanti defezioni (Ochoa,Dia,Tchaouna) proprio contro la Lazio degli ex Lotito e Fabiani. Come nel 1998-99, i granata trovano i primi tre punti stagionali contro i biancocelesti capitolini. Davanti a 17mila spettatori, di cui 500 di sponda laziale, i granata giocano finalmente da squadra, fornendo una prestazione di grinta, abnegazione, carattere e resilienza. Pippo
Inzaghi ripropone la difesa a tre, Bohinen e Coulibaly in mediana,Kastanos e Candreva a supporto di Ikwuemesi, quest’ultimo apparso in graduale crescita. I granata nella prima frazione reggono e attendono, senza soffrire particolarmente il fraseggio laziale. Bohinen colpisce una traversa da fuori.(ennesimo legno colpito dai granata) ad una manciata di minuti dal 45′, Gyomber frana su Immobile, il direttore di gara, il signor Prontera, che in un primo momento aveva lasciato correre, dopo un controllo al var, assegna il penalty agli ospiti, trasformato dallo stesso Immobile.
Nella ripresa i granata lottano, corrono e mordono l’avversario, trovando il pari dopo circa dieci minuti. Cross di Mazzocchi, colpo di testa di Candreva respinto corto da Provedel, e tap-in di Kastanos. Pareggio meritato, e giornata resa memorabile dal raddoppio dell’ex Candreva, che quando
incontra le romane sforna giocate da pallone d’oro. La bordata da fuori del leader può riaccendere la speranza dei granata, sempre ultimi ma ora più vicini alle contendenti. Il campo ha detto che questa squadra ha ancora fame e crede nella salvezza, alla faccia di chi già raccontava di una lenta agonia. 5 punti in cinque partite, Inzaghi, tra non poche difficoltà, sta riuscendo pian piano a ritrovare la forza di un gruppo apparso finora sfilacciato. Testa bassa ma un pizzico di ritrovato ottimismo; il campionato è ancora lunghissimo e tutto può ancora accadere. Domenica alle 15 altro match proibitivo, la “romantica” trasferta di Firenze.