Educare alle relazioni,un minuto di silenzio nelle scuole in onore di Giulia e di tutte le donne vittime di violenze.

 

da Pietro Cusati (iurista-giornalista)

 

Grazie al fiuto e all’olfatto di  Jageer, il cane di quattro anni , un flat coated retriever, in forza all’unità cinofila della Protezione civile del Friuli Venezia Giulia,che  ha avuto un ruolo decisivo nel ritrovamento del  corpo di Giulia Cecchettin , nascosto da una grande roccia che ne impediva l’individuazione a una profondità di una cinquantina di metri circa . Bisogna partire dall’educazione al rispetto e all’effettività nelle scuole. Il dolore e lo sgomento  per la morte drammatica della 22enne  Giulia  Cecchettin coinvolge, in questi giorni, l’intero Paese. Il piano “Educare alle relazioni” è il progetto del Ministero dell’Istruzione e del Marito significativo nella lotta contro la violenza di genere, evidenziando l’importanza dell’educazione nelle scuole come strumento fondamentale per prevenire e contrastare tali fenomeni .Il Ministero mira a sviluppare strategie efficaci per sensibilizzare gli studenti e il personale scolastico sulla gravità e sull’impatto della violenza di genere.Insegnando ai giovani il rispetto e il valore delle relazioni sane, il Ministero dell’Istruzione e del Merito si impegna a costruire una cultura di non violenza e di rispetto reciproco.Il progetto “Educare alle relazioni’  contribuirà a sensibilizzare gli studenti e le studentesse sull’importanza di concetti basilari, quali il rispetto e il valore dell’amore come sentimento ben diverso dal possesso. ” Non è che Giulia riceverà una laurea, Giulia riceverà la sua laurea in ingegneria, una laurea honoris causa ,perché le mancava solo la discussione della tesi. E’ già dottore, manca solo la formalità. Le hanno tolto tutto il resto: la vita e il diritto di amare”. Lo ha detto  la ministra dell’Università,Annamaria Bernini e il Vicepremier e Ministro degli Esteri Antonio Tajani :  “Ho deciso di dedicare a Giulia una serie di borse di studio agli studenti stranieri che vengono a studiare in Italia e sognano quello che sognava Giulia”.La notizia della scomparsa di Giulia Cecchettin  lascia sgomenti e attoniti l’ateneo patavino.‘’ Abbiamo atteso, abbiamo  tutti sperato, in questi giorni, che ci potesse essere un epilogo diverso, ha detto la rettrice dell’Università di Padova, Daniela Mapelli, anche a nome del direttore del  dipartimento di Ingegneria dell’Informazione, Gaudenzio Meneghesso, ci prendiamo l’impegno di ricordare Giulia, che proprio in questi giorni avrebbe dovuto festeggiare il raggiungimento di un obiettivo tanto voluto, quello della laurea.

 

 

 

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