da Pietro Cusati (giurista – guornalista)
L’emergenza cinghiali in Campania continua,specialmente nei comuni montani. La provincia di Salerno è esposta a rischi troppo alti per la salute pubblica, l’ambiente e le imprese agricole. La peste suina per quanto innocua per l’uomo, produce conseguenze devastanti per interi comparti agricoli e commerciali . Non è più giustificabile il ritardo di azioni di contenimento nelle Aree interne e nei Parchi nazionali. Occorre il senso di responsabilità di tutti gli enti coinvolti, adottando provvedimenti di gestione e misure di prevenzione. Secondo il disciplinare si può richiedere alla Regione Campania l’autorizzazione all’abbattimento dei cinghiali nei propri terreni agricoli ? Occorre avere la licenza di porto di fucile per uso di caccia in corso di validità e di copertura assicurativa ed avere l’abilitazione alla caccia di selezione ai cinghiali. Secondo il disciplinare .l’autorizzazione sarà rilasciata al proprietario o al conduttore dei fondi per i quali si richiede l’autorizzazione al controllo del cinghiale e sui quali siano stati accertati, danni alle colture o al sistema agrario nei sei mesi antecedenti la data di presentazione della domanda di autorizzazione. In Italia si conta un milione e mezzo di esemplari di cinghiale: una proliferazione altissima, una crescita in pochi anni del 45% circa.Ingenti i danni all’agricoltura con una media annuale di oltre 7 milioni di euro. Tre Regioni hanno fatto registrare oltre 10 milioni di danni l’anno: Toscana, Campania e Lazio.Si ritiene che siano necessari interventi specifici su alcuni aspetti che interessano direttamente le aziende agricole, come una migliore gestione del periodo di apertura della caccia, la previsione di un maggiore selezione di alcune specie ed un sistema di risarcimento dei danni più efficace.