Salernitana, a Reggio Emilia un punto piccolo Sassuolo-Salernitana 2-2

 

 

Da Luciano Di Gianni

 

La Salernitana torna dal Mapei con un pareggio, che dato il contesto e le circostanze, lascia l’amaro in bocca, generando linfa solo per il fatto di aver mosso un pò la classifica, che continua a far venire i brividi solo a guardarla. Avanti di due gol dopo poco più di un quarto d’ora grazie alle reti di Ikwuemesi (primo gol in A per il ventiduenne) e Dia (quarto centro stagionale e ventesimo gol in A con l’ippocampo) la squadra granata ha avuto il demerito di sciogliersi come neve al sole, denotando una condizione atletica alquanto carente. Dopo venti minuti di buon livello infatti, gli uomini di Inzaghi

 

hanno attenuato progressivamente la loro verve, chiaro e preoccupante manifesto di una scarsa tenuta fisica, che ha permesso al Sassuolo di ristabilire la parità già a inizio ripresa, con la Salernitana che con il trascorrere dei minuti ha gradualmente abbassato il proprio baricentro, subendo e soffrendo oltremodo la pressione della squadra di casa, apparsa più brillante e schiacciando i granata nella propria trequarti per buona parte della ripresa. A salvare il salvabile ci ha pensato Ochoa. L’estremo difensore messicano, seppur incerto nelle uscite, è risultato -anche nella prima frazione di gioco- ancora una volta miracoloso tra i pali.

Da salvare, le buone prove fornite dagli avanti granata, con Tchaouna apparso in palla, dotato di strappi e spunti interessanti. Il ventenne nativo del Ciad è stato protagonista di una buona prova e

 

dell’assist del raddoppio. Piccola chiosa riguardo i tanto criticati nuovi arrivi: se è vero come appare evidente, che a questa squadra servano degli innesti di qualità pronti e che conoscano il campionato, c’è da dire che probabilmente l’ex tecnico Sousa ha scelto per principio di bocciare a priori elementi che in queste ultime settimane stanno mostrando di avere quantomeno discrete qualità, e che nel marasma generale non stanno demeritando. Chi ha davvero deluso in questa prima parte di stagione invece, è il blocco della passata stagione, i cosiddetti “senatori” sui quali la società si era affidata per costruire il futuro prossimo. Dunque, la Salernitana si presenta alla sosta novembrina, con appena 5 punti in 12 giornate, ancora a secco di vittorie, e con la zona salvezza ora distante 5 lunghezze, “grazie” anche all’Harakiri del

 

Napoli, sconfitto in casa dall’Empoli. Alla ripresa arriverà all’Arechi la Lazio dell’ex patron Lotito, altro scontro impari, sulla carta. I granata devono tuttavia, quantomeno provare a fare punti con tutti; (Empoli docet) viceversa bisognerà dire addio ,anzitempo, alle residue speranze di salvezza.

 

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