Aldo Bianchini
SALERNO – Questa è la prima di una lunga serie di puntate che accompagneranno i lettori di questo giornale, soprattutto i lettori di Cava de’ Tirreni, nel viaggio verso le elezioni amministrative che, seppure abbastanza lontane, hanno già diviso la comunità metelliana in più fazioni politiche; tutte mosse dalla storica ricerca del “sindaco che vorrei”.
La stampa locale, purtroppo, non riesce mai a prendere parte alle competizioni amministrative e/o politiche in maniera tale da offrire dei precisi segnali utili gli elettori e frutto di un’autonomia e indipendenza perduta nella notte dei tempi; e questo accade a Cava come a Salerno e su tutto il territorio provinciale.
A questa deprimente logica del copia-incolla (riferito alle interviste ed alle dichiarazioni dei politici) sembra essere estraneo decisamente il solo Pasquale Petrillo, patron dell’informazione metelliana, che più che un giornalista indicherei come un astuto politico prestato al giornalismo.
Petrillo, se qualche cittadino metelliano ancora non lo spesse, è stato l’unico giornalista di questa provincia a riuscire nella “mission impossible” di donare la città di Cava ad una parte del centro destra per la stagione politico-amministrativa 2001-2005; il sapiente e laborioso lavoro di Pasquale Petrillo diede i suoi frutti e, nonostante il fuoco amico, riuscì a portare sulla poltrona di sindaco l’avv. Alfredo Messina a capo di una coalizione Forza Italia- Ccd. Fuoco amico che nel 2015 comunque si vendicò e finì per detronizzare Messina (avremo tempo per entrare nei dettagli della storia) alleandosi di fatto con tutto il centro sinistra che da allora, tranne la parentesi del prof. Galdi, ha egemonizzato il potere politico della Piccola Svizzera.
Quelli, ovviamente, furono i primi pesanti segnali di quello che lo stesso Petrillo definirà “il verminaio politico di Cava”; m questa è altra storia.
Ebbene, da qualche tempo, l’ottimo Pasquale Petrillo ha ricominciato a tessere una fitta ragnatela con la speranza di poter essere ancora una volta il giusto protagonista dell’informazione in campo politico.
Con la sua creatura giornalistica “ulisseonline.it” ha già d tempo incominciato a produrre attraverso i suoi validi giornalisti (nella fattispecie la brava Carolina Milite che ha intervistato l’avv. Alfonso Senatore che è tra i probabili candidati a sindaco) riservandosi da direttore responsabile ogni eventuale commento sui personaggi intervistati.
Lo ha fatto, quindi, in maniera (secondo me) impareggiabile anche con l’intervista ad uno dei due personaggi più discussi (seppure agli antipodi) della politica metelliana scegliendo questa volta il rivoluzionario, ma sempre umile ed educato, Alfonso Senatore (con il quale aspetto sempre di andare a pranzo) e riuscendo a descriverlo in maniera sublime, quasi ai limiti della perfezione (il mestiere a Pasquale non manca di certo !!).
Tanto da indurre il fratello di Alfonso, l’avv. Marco Senatore, a scrivere il seguente lungo post in calce alle considerazioni di Petrillo:
- “Caro direttore, invidio la tua capacità di evidenziare i pregi e i difetti dei personaggi politici che intervisti. L’ultimo tuo scritto mi è piaciuto in particolare modo perché in tre minuti di lettura hai descritto perfettamente la vera anima dell’avv Alfonso Senatore. E nessuno meglio di me può dirlo, non solo perché fratello ma perché ci convivo da tantissimi anni e conosco ogni sua più recondita sfumatura di pensiero. Mi ha colpito molto il passaggio che uomini come lui sono da apprezzare ma in politica, in questo sistema politico, non hanno successo. Una triste verità che mi auguro stavolta possa essere smentita dalla realtà dei fatti. Oggi come oggi per candidarsi a Sindaco di questa città martoriata e mal amministrata da una specie di primo cittadino, si fa sempre per dire, e da una amministrazione raffazzonata, occorre tanto coraggio e un grande impegno sotto tutti i punti di vista che solo chi ama in modo viscerale la sua comunità può avere. Occorre un uomo carismatico che sappia unire intorno a sé gli uomini migliori, i più competenti a prescindere dai colori e provenienze politiche. Una impresa ardua ma affascinante che potrebbe rappresentare la rivoluzione copernicana e dare una speranza e un futuro ad una Città che ormai ha perso sia l’una che l’altro e si è chiusa in una triste rassegnazione senza più una reazione o una protesta per cambiare la situazione attuale. Il Nostro come tu a ragione lo definisci sta svegliando le coscienze, dando nuova linfa vitale ai Cavesi e alla loro voglia di riscatto facendoli sentire protagonisti di una rinascita politica, culturale e soprattutto economica. Il tempo ci farà capire se questo novello condottiero sia davvero alla altezza dell’arduo compito che lo aspetta o dovrà arrendersi ad un sistema che non premia gli uomini come lui. F.to: avv. Marco Senatore”.
La strada è ancora lunga, come dicevo all’inizio di questo articolo, ma la discesa in campo di Pasquale Petrillo è molto significativa, oltretutto lui conosce tutti i segreti ed anche i misteri della Cava che conta e se riesce anche in questa seconda impresa (portare cioè sulla poltrona di sindaco uno dei futuri candidati con la sola forza del messaggio mediatico) sarà necessario predisporsi tutti per assegnargli un premio speciale per il giornalismo d’inchiesta politica.