Il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, “La lentezza del processo penale è effettivamente interminabile”

 

 

da Pietro Cusati (giornalista – giurista)

Dr. Carlo Nordio - ministro della giustizia

Il cittadino rischia di subire un processo penale interminabile a causa dei tempi delle indagini e delle lungaggini derivanti da eventuali incompetenze territoriali. “La riforma del nuovo codice di procedura penale è una priorità , non soltanto tenderà ad abbreviare i processi ma a evitare che una persona resti sotto la graticola della giustizia per un tempo indeterminato e indefinito”,lo ha detto il ministro della Giustizia, Carlo Nordio,  al question time a Montecitorio. L’interrogazione riguarda le iniziative per una riforma del processo penale che riduca i tempi di definizione del foro di competenza e di esercizio dell’azione penale. E’stata istituita una Commissione che nei prossimi sei mesi provvederà a redigere un nuovo progetto di codice di procedura penale. La durata totale di un processo penale nel 2022 è stata stimata intorno ai quattro anni e mezzo che arriva anche a superare i sei anni?  “È vero però , ha spiegato il Guardasigilli, che la riforma Cartabia   mira ad evitare che certi processi nascano malati per incompetenza e vengano poi travolti da una sentenza di incompetenza che li fa ripartire da capo. Quindi si tratta di una specie di giudizio preventivo che effettivamente rischia, nella fase preliminare, di allungare i processi, ma che nel complesso potrebbe ridurne la durata”. “Il codice di procedura penale è un elemento che deve essere omogeneo, non può essere ritoccato mattone a mattone, ma deve essere rifatto secondo criteri di sistematicità”.“Esistono varie ragioni  per le quali il nostro processo e soprattutto le indagini preliminari sono estremamente, intollerabilmente lunghe nei confronti di una persona. È il principio che noi chiameremmo di clonazione del processo. Quando il pubblico ministero termina un’indagine chiede l’archiviazione e magari la ottiene, mantiene nel suo ufficio una piccola parte di quel fascicolo , cosiddetto “clonato” , e riprende le indagini sulla stessa persona”.“Questa  è una situazione illogica e intollerabile che nella nuova  riforma del  codice di procedura penale, non soltanto tenderà ad abbreviare i processi ma a evitare che una persona resti sotto la graticola della giustizia per un tempo indeterminato e indefinito”.

 

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