Rassegne stampa TV: si è rotta l’informazione

 

 

da Antonio Cortese (giornalista)

 

Specialmente da Rai news 24 si assiste ancora ad un tipo di notizie da rassegnazione.  Un’informazione palesemente faziosa e di parte, con titoli chiaramente voluti, non di notizie ma di dichiarazioni di tizio e caio.

 

Opinioni soggettive che scadono sbugiardate poche ore dopo da giornalisti anche esperti, mosse e giocate come in un videogame vintage da speaker dotati di multiscreen ed evidenziatori elettronici trasmesse in tivù per sottolineare righe di giornali che all’indomani quasi nessuno acquista più.

 

Che senso ha questa che oramai non é altro che una carrellata anacronistica di pubblicità editoriali, da parte di un servizio pubblico?  Senza voler mai accusare la Rai da parte mia, che offre comunque il palinsesto più vario anche sul web, constatare però che certe trasmissioni non sono più in linea con l’attualità e la realtà effettiva é doverosa segnalazione.

 

Siamo ad oggi tutti dotati di smartphone da cui apprendiamo ogni notizia e i vecchi giornali non li si vede quasi da nessuna parte più, nemmeno nella maggior parte dei bar. Personalmente almeno una volta a settimana compero ancora qualche classico giornale, ma non si ha più né lo spazio né il tempo per sfogliarlo. Aprire un foglio di circa 50 centimetri per 50 in media é oramai una pratica ingombrante: sulle scrivanie da tempo ci sono i computer ed  veramente difficile maneggiare pagine che non sono nemmeno più adatte all’ergonomicita’ delle nostre mani; inoltre ci vuole un impegno ottico non indifferente da sforzo visivo, adesso che gli occhi sono abituati da anni alla retroilluminazione di uno smartphone o di un pc. Ed infine si perde tempo anche per andare in edicola, fermare l’auto o trovare il parcheggio quando allo stesso prezzo ci si abbona ad un sito di news pere almeno un mese.

 

Ne risulta quindi una lettura goffa e statica senza possibilità alcuna di aprire un link anche volendo verificare o approfondire ciò che si stia leggendo.

 

Per quanto riguarda poi il novecentesco sensazionalismo da urlatore di questi giornali mostrati in tivù, si tratta di uno spettacolo davvero brutto e misero con titoli neri e cubitali che non si vedono nel peggiore sito di informazione in internet. Pertanto la rassegna stampa di rai news é il peggior programma di tutte le reti, perché é un format degli anni novanta con logiche di trenta anni fa con dichiarazioni e idee di allora, dimenticate dalla vera realtà odierna. Se si guardano le teche rai dagli anni cinquanta agli ’80, un format poteva valere come per i personaggi a distanza di un ventennio ; ma dai tempi di internet, il time lapse televisivo di questi trenta anni di arretratezza sono moltiplicati se non per due di tre volte almeno, principalmente quando e se si tratta di un notiziario.

 

 

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